La sezione provinciale dell’Associazione degli Insigniti al Merito della Repubblica intende esserne parte attiva
Il taglio dell’Albero della legalità, piantumato all’interno della scuola don Bosco, sta suscitato un moto di ribellione nella comunità vibonese. Il mondo dell’associazionismo con a capo Libera, il mondo dell’imprenditoria, le organizzazioni sociali e tanti, anzi tantissimi cittadini si sono associati alla ferma condanna del sindaco, Maria Limardo, per questo odioso atto di vandalismo.
Un vero e proprio moto di ribellione si è da subito scatenato, rinnovando in ogni coscienza l’impegno nella lotta per la legalità e per i diritti.
Tra i tanti, la sezione provinciale dell’ANCRI, l’associazione degli Insigniti al Merito della Repubblica.
“Allo sdegno ed alla ferma condanna – ha dichiarato il presidente Gaetano Paduano – bisogna far seguire azioni concrete. Per questo, rispondiamo positivamente all’invito che nell’immediatezza ha rivolto il sindaco Maria Limardo e ci dichiariamo disponibili a fare la nostra parte non solo per ripiantare l’Albero che è stato tagliato, ma piantarne altri ed altri ancora”.
“Bene ha fatto il prefetto Roberta Lulli – ha aggiunto – ad analizzare il fatto con una riunione delle forze di Polizia e siamo d’accordo con lei allorquando richiama tutti noi a ripiantare l’Albero della Legalità perché rappresenti un impegno concreto che si rinnova ogni giorno”.
“L’ANCRI è pronta a contribuire – ha concluso il Presidente Paduano – affinché il Giardino della Legalità con il suo Albero diventi presto un intero “Bosco” ricco di questo simbolo contro ogni forma di violenza e di criminalità”.