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Sindaca? Assessora? Legittimo non volerlo scrivere, ma spiegazione sbagliata. È solo una visione tradizionalista

271740838 10227353236406861 1543020428930571914 n

&NewLine;<p><em>Risposta articolata e motivata al nostro editoriale&period; Rispettiamo tutte le opinioni&comma; soprattutto quelle diverse dalla nostre&period; Il bello del sano confronto è proprio questo<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Rosario Carbone<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ritengo il confronto costruttivo un ottimo esercizio di pensiero e di democrazia&comma; mi permetto di controbattere in modo un po&&num;8217&semi; più articolato alle posizioni dell&&num;8217&semi;editoriale&comma; naturalmente con il massimo rispetto e la stima per il direttore <a href&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;facebook&period;com&sol;maurizio&period;bonanno&quest;&lowbar;&lowbar;cft&lowbar;&lowbar;&lbrack;0&rsqb;&equals;AZXtjz3MH2o1RVxPK2YnWYN7PK6x6Al74DoTvjK-m0vjfIqu1qttyzpbkDisGE6j&lowbar;680-v9SgAp1vBokN1DkOVMmEjoeV-qGH8Aqhbfnxvv4XrE77Q6IIoJDyEjaB-1GBVA&amp&semi;&lowbar;&lowbar;tn&lowbar;&lowbar;&equals;-&rsqb;K-R">Maurizio Bonanno<&sol;a>&comma; ottimo giornalista del nostro territorio&comma; che apprezzo pur nella diversità di vedute&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L&&num;8217&semi;editoriale rivendica la volontà di non utilizzare femminili di mestiere&comma; come &&num;8220&semi;assessora&&num;8221&semi; &comma; &&num;8220&semi;sindaca&&num;8221&semi; et similia&period; Tale rivendicazione è senz&&num;8217&semi;altro legittima &lpar;ognuno è libero di scegliere che parole usare&rpar;&comma; tuttavia ciò che ritengo del tutto sbagliato è la giustificazione che si cerca di dare a sostegno di questa scelta&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>1&rpar; Nella definizione dell&&num;8217&semi;argomento si parla di tendenze &&num;8220&semi;cacofoniche&&num;8221&semi;&comma; termine che io avevo usato in modo ironico e virgolettato e che invece l&&num;8217&semi;editoriale usa convintamente&period; E allora definiamo il termine &&num;8220&semi;cacofonia&&num;8221&semi;&comma; che secondo Treccani&comma; è &&num;8220&semi;impressione spiacevole all’orecchio prodotta dall’incontro o dalla vicinanza di certi suoni e spec&period; dalla ripetizione di sillabe uguali&&num;8221&semi;&period; Possiamo quindi davvero considerare &&num;8220&semi;cacofoniche&&num;8221&semi; parole come &&num;8220&semi;sindaca&&num;8221&semi; o &&num;8220&semi;assessora&&num;8221&semi;&quest; E se così fosse&comma; perché non ci sembrano allo stesso modo cacofoniche parole come &&num;8220&semi;impiegata&&num;8221&semi; o &&num;8220&semi;cameriera&&num;8221&semi;&quest; Perché non ci sembrano cacofoniche parole dal suono più aspro come &&num;8220&semi;scricchiolìo&&num;8221&semi;&comma; &&num;8220&semi;transustanziazione&&num;8221&semi; o &&num;8220&semi;spinterogeno&&num;8221&semi;&quest; In realtà&comma; io credo&comma; quella che erroneamente viene scambiata per cacofonia non è altro che la non abitudine a sentire queste parole declinate al femminile&period; Ciò avviene perché&comma; guarda caso&comma; si tratta quasi esclusivamente di mestieri che in passato erano pressoché preclusi alle donne &lpar;sindaco&comma; magistrato&comma; ministro&comma; assessore&comma; avvocato&comma; architetto ecc&period;&rpar; e quindi continuare a usare il maschile significa fare un uso maschilista della lingua&comma; cioè usare una lingua che rispecchia una società maschilista&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>2&rpar; Mi ha molto colpito una frase dell&&num;8217&semi;articolo&colon; &&num;8220&semi;La lingua ed il rispetto della lingua è cosa seria&comma; per noi è cosa seria&&num;8221&semi;&period; Ebbene&comma; scegliere di non fare un uso sessista della lingua è forse poco serio&quest; Scegliere di declinare correttamente dei nomi al femminile è poco serio&quest; Perché qui c&&num;8217&semi;è un grosso equivoco&period; Si lascia passare l&&num;8217&semi;idea che queste proposte vadano contro la lingua&comma; quando in realtà non fanno altro che seguire regole di morfologia ampiamente ammesse e del tutto normali in nomi che hanno la stessa identica struttura&colon; &&num;8220&semi;sindaco&&num;8221&semi; e &&num;8220&semi;impiegato&&num;8221&semi; non presentano alcuna differenza a livello del loro comportamento morfologico&comma; eppure vengono trattati diversamente&period; Io penso invece di trattare seriamente la lingua perché la rispetto e la uso come deve essere utilizzata&period; Lo ribadisco&colon; una lingua è specchio della società che la parla&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>3&rpar; In più punti dell&&num;8217&semi;editoriale si accusano queste tendenze di voler solo essere &&num;8220&semi;politicamente corrette&&num;8221&semi; e modaiole&period; Ebbene&comma; è vero che nella lingua ci sono tante mode che cambiano nel tempo come l&&num;8217&semi;abbigliamento o il taglio di capelli &lpar;pensiamo a parole oggi abusate come &&num;8220&semi;resilienza&&num;8221&semi; o ai vezzi linguistici più disparati sfruttati comicamente da molti personaggi di Carlo Verdone&rpar;&semi; tuttavia in questa questione&comma; lo sottolineo&comma; non c&&num;8217&semi;entra assolutamente nulla né la moda né il politicamente corretto&period; Si rivendica semplicemente un uso corretto della lingua&comma; la necessità di riferirci alle donne con il femminile e agli uomini con il maschile &lpar;come avviene per tutti gli altri nomi di mestiere&colon; netturbino&sol;netturbina&comma; segretario&sol;segretaria&comma; gelataio&sol;gelataia&comma; commesso&sol;commessa&comma; ecc&period; ecc&period;&rpar;&period;Dire che si tratta solo di voler essere politicamente corretti significa non voler prendere in seria considerazione la questione&comma; eluderla&comma; semplificarla non volendo dare ascolto&comma; per partito preso&comma; a tutte le serie ragioni linguistiche a sostegno&period; Significa&comma; in ultima analisi&comma; non voler entrare nel merito e nel tecnico&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>4&rpar; Per entrare nel merito e nel tecnico bisogna avere le competenze per farlo&period; Tutte le posizioni espresse nel mio post oltre a essere argomentate &lpar;pur semplificando molto per ragioni di spazio&rpar; sono sostenute da quasi tutti i linguisti di oggi&period; Quindi affermare che scegliere di usare questi nomi declinati al femminile sia &&num;8220&semi;un&&num;8217&semi;offesa alla lingua&&num;8221&semi; e un &&num;8220&semi;inno all&&num;8217&semi;ignorante&&num;8221&semi; è decisamente assurdo e scorretto &lpar;oltre che poco elegante&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>5&rpar; Nell&&num;8217&semi;articolo&comma; a un certo punto&comma; si riporta alla lettera quanto io scrivo a proposito dei nomi maschili terminati in -A &lpar;camionista&comma; astronauta&comma; omicida&comma; geometra&rpar;&comma; desinenza giustificata dall&&num;8217&semi;etimologia e che&comma; pur trattandosi di una -A&comma; è comunque maschile&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questa mia spiegazione&comma; però&comma; viene maldestramente usata per giustificare&comma; al paragrafo successivo&comma; l&&num;8217&semi;uso della desinenza -O anche per il femminile&period; Peccato però che in questo secondo caso le ragioni etimologiche vengano meno e allora si sfrutti un&&num;8217&semi;argomentazione già nota e ampiamente contestata&comma; nonché inefficace e pseudo linguistica&colon; &&num;8220&semi;sindaco&&num;8221&semi;&comma; &&num;8220&semi;assessore&&num;8221&semi;&comma; &&num;8220&semi;ministro&&num;8221&semi;&comma; secondo l&&num;8217&semi;autore dell&&num;8217&semi;articolo&comma; dovrebbero restare così perché si riferirebbero alla &&num;8220&semi;funzione&&num;8221&semi;&period; Esempio calzante sarebbe la parola &&num;8220&semi;maestro&&num;8221&semi;&&num;8230&semi; Peccato che il femminile &&num;8220&semi;maestra&&num;8221&semi; sia ampiamente diffuso in italiano&comma; esiste&comma; e se non lo si usa è solo perché non lo si vuole usare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E poi&comma; scusate&comma; non è forse una &&num;8220&semi;funzione&&num;8221&semi; anche quella della cameriera&comma; della consigliera&comma; della deputata&comma; della professoressa&comma; della fioraia&comma; ecc&period; Tutti i mestieri e tutti gli incarichi sono delle &&num;8220&semi;funzioni&&num;8221&semi;&comma; tutti noi svolgiamo una funzione&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dunque&comma; secondo questo principio andrebbero eliminati tutti i femminili che indicano una funzione&period; Mi pare piuttosto evidente che questa idea non regga e non abbia alcun fondamento linguistico&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In conclusione&comma; chi scrive questo articolo è certamente tradizionalista e conservatore &lpar;senza alcuna sfumatura negativa per i due termini&rpar; ed è ovviamente liberissimo di continuare a usare le forme maschili&period; È una sua scelta personale e non gli daremo certo dell&&num;8217&semi;ignorante&period; Ma sappia che non esistono motivazioni linguistiche serie a sostegno di questa tesi&period; Quindi che si rimanga pure tradizionalisti&comma; ma senza provare ad arrampicarsi sugli specchi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Io da parte mia continuo a pensare che le nostre parole rispecchino il nostro modo di pensare&comma; per questo continuerò a battermi per un uso consapevole e responsabile della lingua&comma; in un&&num;8217&semi;ottica inclusiva e nel rispetto di tutti&period;<&sol;p>&NewLine;

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