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Protezione dell’ambiente e sviluppo del territorio, accordo tra Arpacal e Comune di Vibo Valentia

protezione ambiente ecologia terra nella mano

Martedì in Municipio la conferenza stampa per illustrare l’accordo

Cresce il bisogno di coniugare obiettivi ambientali alla collaborazione tra istituzioni. Con uno scopo: dare una spinta positiva alla protezione dell’ambiente e allo sviluppo dei territori.

Nasce così la Convenzione tra il Comune di Vibo Valentia e l’Arpacal per garantire: controlli, supporto tecnico-scientifico e comunicazione ambientale per aumentare la consapevolezza del legame tra ambiente e uso responsabile delle risorse naturali.

Protagonista è il mare e la qualità delle acque della costa vibonese. Le pressioni ambientali, grazie a questo accordo, saranno “osservate speciali” secondo tempi e modalità rafforzate rispetto ai protocolli già previsti dalla balneazione.

Alla base di questo Accordo, che sarà presentato, su iniziativa del sindaco Maria Limardo, con una conferenza stampa a Palazzo “Luigi Razza” martedì 25 gennaio ore 12.00 alla presenza del Direttore generale e del Direttore scientifico dell’agenzia, rispettivamente Domenico Pappaterra e Michelangelo Iannone, c’è la consapevolezza che l’interlocuzione su questioni ambientali richieda una nuova alleanza tra istituzioni, basata sulla comprensione dei dati e delle indagini delle attività tecnico scientifiche, in modo da garantire interventi mirati a rimuovere le criticità riscontrate.  

“In questo ambito – spiega il Sindaco Maria Limardo – ciascun ente ha una competenza specifica che attraverso il metodo della collaborazione può portare a risultati significativi per la protezione ambientale e, con il supporto dell’associazionismo, accrescere il senso di responsabilità collettiva”.

“L’Accordo – precisa il direttore generale Pappaterra – rappresenta un focus rispetto alle attività che Arpacal svolge nell’attuazione degli indirizzi regionali ed è in linea con la crescente attenzione verso le tematiche ambientali che ha reso il pubblico sempre più consapevole della necessità di cooperazione. Cittadini, imprese e istituzioni, attraverso il solido terreno dei dati scientifici, sono chiamati ad agire dalla stessa parte per determinare comportamenti corretti a salvaguardia dell’ambiente e della qualità del mare”.

“Il rigore scientifico è alla base della ricerca di soluzioni che puntino a superare le criticità esistenti: certificare la fioritura algale – spiega quindi il direttore scientifico Iannone – significa che c’è una probabile risposta a fattori come l’inquinamento, l’aumento del deflusso di nutrienti fluviali, la perdita di ossigeno, e l’eutrofizzazione. I risultati delle attività della scorsa estate richiamano all’agire tutti gli enti preposti al controllo e alla repressione di potenziali ecoreati che connotano la vicenda degli scarichi, compresi quelli collegati al sistema di depurazione”.

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