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Alla Giudecca di Nicotera una intensa Giornata della Memoria con i ragazzi del Pagano

L’incontro voluto dal Dirigente Giuseppe Sangeniti ha visto la partecipazione del Referente della Comunità Ebraica di Napoli Roque Pugliese e del Vescovo mons. Attilio Nostro

Una giornata dall’alto valore simbolico quella trascorsa presso l’Istituto Comprensivo Antonio Pagano di Nicotera e voluta dal dirigente scolastico Giuseppe Sangeniti. Una giornata che ha visto per la prima volta in visita alla comunità scolastica del Pagano Mons. Attilio Nostro, nuovo Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.

Il presule, prima di recarsi presso La Giudecca, ha voluto salutare tutti gli alunni della scuola primaria che, guidati dai loro docenti, lo hanno accolto con canti e messaggi d’affetto nell’atrio della scuola. Una visita inaspettata considerato che l’Istituto Comprensivo Pagano organizzerà per il vescovo una specifica giornata nel mese di maggio.

La giornata si è ulteriormente impreziosita dalla presenza del Referente della Comunità Ebraica di Napoli Roque Pugliese e dal giornalista Maurizio Bonanno. Presenti inoltre alla manifestazione, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Nicotera l’Assessore alla Pubblica Istruzione Lorella Destefano e del delegato comunale Andrea Albanese, nonché le autorità civili, militari e religiose.

Vista l’emergenza covid ancora in atto, in rappresentanza dell’Istituto, hanno preso parte in presenza gli alunni della classe quinta della scuola primaria e gli alunni della classe 2C della scuola secondaria di I grado. Toccanti sono stati gli interventi musicali dell’orchestra dei ragazzi “D. Alighieri” della scuola secondaria di primo grado.

A fare gli onori di casa sono stati il Dirigente Giuseppe Sangeniti e l’Assessore Lorella De Stefano. L’Assessore alla Pubblica Istruzione ha portato i saluti del Sindaco del Comune di Nicotera, soffermandosi allo stesso tempo su alcuni punti chiave relative alla Giudecca di Nicotera e sulle azioni che l’Amministrazione Comunale sta da anni portando avanti per la sua promozione e tutela. Successivamente il Dirigente Scolastico ha illustrato le ragioni che hanno portato il corpo docente ad individuare la Giudecca quale cornice per questa importante giornata. La manifestazione, infatti – ha spiegato il Dirigente Sangeniti – vuole essere un momento di riflessione intorno ad una delle pagine più brutte della storia dell’umanità, ovvero la questione ebraica: “L’Istituto Pagano ha voluto fortemente celebrare il Giorno della Memoria in uno dei luoghi più suggestivi e allo stesso tempo carico di significati storici legati appunto alla permanenza della cultura ebraica a Nicotera. La scuola – ha aggiunto il dirigente – deve costantemente aprirsi al territorio e queste iniziative devono configurarsi proprio come laboratori di ricerca grazie ai quali gli alunni possano, da un lato, condividere le testimonianze di coloro i quali hanno vissuto in prima persona quei momenti e, dall’altro, prendere coscienza delle ricchezze del proprio contesto per imparare a viverlo e a rispettarlo, per essere futuri cittadini del mondo”.

nicotera 15 marzo

Sull’importanza del “ricordo”, si è soffermato il Referente della Comunità Ebraica di Napoli Roque Pugliese, perché solo il ricordo di quanto drammaticamente accaduto può impedirne il ripetersi. Il confronto con i ragazzi ha rappresentato il momento più intenso: le loro domande ha toccato profondamente il rabbino Roque che non ha nascosto la sua commozione nel ricordare gli atroci momenti vissuti dagli ebrei nei lager.

A fare una, sia pure sommaria, costruzione storica dell’insediamento ebraico della Giudecca a Nicotera è stato Maurizio Bonanno, che, da storico, ha ripercorso i quattro secoli di armonica convivenza tra la comunità ebraica e quella cristiana, occasione di crescita per la città ed il territorio.

E toccato al vescovo mons. Attilio Nostro l’intervento conclusivo, ricco di profonde riflessioni. Pensando a quanto di drammatico sta accadendo in questi giorni in Ucraina, il vescovo ha lanciato una proposta, che è come una sfida: lasciamo che a governare il mondo siano i bambini: “Loro non hanno pregiudizi, non conoscono la guerra. I bambini attuano la convivenza pacifica, coltivano i rapporti nel sorriso. Dio – ha aggiunto mons. Nostro – ha occhi da bambino, il cuore semplice e generoso di un bambino”.

Come sarebbe bello se il mondo fosse governato con il sorriso, il senso di inclusione e di condivisione che è proprio dei bambini!

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