Tra spostamenti, esclusioni e nuovi ingressi, anche le emittenti calabresi coinvolte nella rivoluzione della nuova tv digitale
La ‘nuova Tv digitale’ è pronta a partire anche in Calabria.
Mancano pochi giorni, lo ‘switch-off’ delle Tv locali dovrebbe avvenire dalla metà di aprile e andrà a coinvolgere i 409 comuni della regione. Il risultato evidente sarà il cambio della numerazione LCN delle varie emittenti televisive regionali e provinciali.
In Calabria il passaggio dovrebbe essere indolore senza le problematiche che in molti stanno avendo in questi giorni a proposito della sintonizzazione di Rai Tre Calabria, che per alcuni, nella risintonizzazione automatica ha significato vedere Raitre Tgr Sicilia oppure Raitre Tgr Basilicata.
Dunque, prepariamoci, entro il prossimo mese di aprile, a familiarizzare con la nuova numerazione LCN delle emittenti locali perché ci saranno novità importanti.
- VIDEO CALABRIA passa al numero 10,
- LAC avrà assegnato il numero 11,
- TEN passa al 12,
- CALABRIATV sale al 13,
- RTI al 14,
- ESPERIATV passa al numero 15,
- TELESPAZIOTV scende al 16,
- MI SPOSOTV al 17.
Scorrendo la numerazione dei canali si scopriranno della novità inattese con delle vere e proprie “new entry” ed il conseguente ingresso nei primissimi posti di nuove tv locali
- TELE A1 CORIGLIANO al canale 18,
- CANALE ITALIA 83 EXTRA al 19, una tv quasi sconosciuta ai telespettatori calabresi che fa questo straordinario balzo in avanti.
Più indietro, bisognerà smanettare il telecomando per andare a trovare emittenti con le quali si cominciava a prendere dimestichezza. Ad esempio:
- L’ALTRO CORRIERETV finita al 75,
- REGGIOTV al 77,
- RTC al 78,
- TELE JONIO al numero 85.
Per tutte le altre rimane la ricerca di un posto possibile nella giungla dei nuovi canali digitali che il ministero dello sviluppo economico ha inserito tramite il “Bando per l’attribuzione della numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre ai fornitori di servizi di media audiovisivi operanti in ambito locale”: circa 70 tra emittenti commerciali e comunitarie, ricorsi permettendo.
Una selezione darwininana considerato che non per tutti sarà facile rimanere sul mercato, tra costi per essere inseriti sui ripetitori di EI TOWERS che a sua volta ha vinto il bando per la trasmissione dei segnali sul territorio calabrese, costo del personale e dei giornalisti, categoria sempre più colpevolmente sacrificata, mentre si deve fare i conti anche con Internet ed i vari social, che attraverso Facebook e/o Instagram vanno in concorrenza diretta con le tv locali falsando così il mercato pubblicitario.
È un passaggio epocale, per molte tv locali calabresi un vero e proprio bivio, con il rischio che qualcuno possa scegliere di chiudere gli impianti: un duro colpo alla libertà, alla libera circolazione di idee e di informazione.