Un incontro interessante e ricco di spunti nelle Sale del CEV a Palazzo Gagliardi
Vibo Valentia nella sua vesta di Capitale Italiana del Libro, alloro che tra poco più di un mese consegnerà alla nuova Capitale designata (Ivrea), ha vissuto uno dei momenti più significativi del suo percorso in questa autorevole veste.
Le sale del CEV, il comitato degli Editori Vibonesi, incaricato di gestire a Palazzo Gagliardi quello che è stato non a caso definito il Salotto della Capitale, hanno accolto la delegazione degli scrittori svizzeri di lingua italiana, in visita da qualche giorno in città.
Non si è trattato di un atto puramente formale, tutt’altro… Il CEV, infatti, ha colto l’occasione per allestire un vero e proprio confronto: Autori Svizzeri ed Autori Calabresi si sono cimentati in un serrato contraddittorio raccontando idee, luoghi, esperienze; soprattutto, mettendo in evidenza i libri, tanti libri, dando vita ad un intenso dibattito magistralmente condotto dal giornalista Tonino Fortuna.
È stata una serata straordinaria, una novità nel suo modo di proporsi, una nuovissima esperienza che ha registrato una grande affluenza di pubblico nonostante i tempi organizzativi siano stati gestiti in brevissimo tempo, che ha confermato, comunque, le capacità organizzative che il Comitato mette puntualmente in campo, con la piena soddisfazione dell’amministrazione comunale, che – presente il sindaco Maria Limardo ed il vice sindaco Mimmo Primerano, che si sono complimentati con gli organizzatori – ha avuto nell’assessore Daniela Rotino il suo trait d’union con il gruppo dell’ASSI, l’Associazione degli Scrittori Svizzeri di Lingua Italiana, ed il suo presidente Mattia Bertoldi.
Ne è nata una serata ricca di spunti, un coinvolgimento tale da suggerire ai presenti l’idea di ripetere l’esperienza andando al di là del fatto momentaneo di essere Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro, preferibilmente alternando negli anni l’appuntamento tra Calabria e Svizzera.
Nel dibattito si è parlato anche di una Svizzera dimenticata, ricostruendone la storia dei suoi 26 Cantoni e delle 4 lingue ufficiali. Immancabili le storie di emigrazione, certe realtà complesse, non sempre facili eppure di successo, di integrazione realizzata. Emigrazione, nel senso di parlare e scrivere un italiano lontano da casa, e poi, romanzi storici ambientati nel Novecento ticinese e saggi che recuperano la storia del Vibonese, I rapporti tra la cultura italofona e la Svizzera d’Oltralpe. Momenti di arricchimento culturale con i tanti gli ospiti elvetici provenienti anche dai cantoni francesi e tedeschi.
Un “salotto” di idee e spunti culturali in una serata che si è tramutata – come confermato dai commenti dei tanti presenti – in un “splendida esperienza per tutti gli autori senza distinzione di provenienza”.
“Ringraziamo tutti gli Autori per la splendida serata – ha dichiarato al termine dell’incontro Enrico Buonanno, editore tra gli animatori del CEV – è la conferma che insieme siamo capaci di grandi appuntamenti, a conferma che, come diceva Goethe “è necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme”.
“La numerosa e qualificata partecipazione di pubblico ed autori calabresi e la folta squadra degli scrittori svizzeri – ha aggiunto Patrizia Venturino, portavoce del CEV – ha realizzato un connubio straordinario che ha esaltato il valore della cultura, quando è proposta in maniera coinvolgente ed inclusiva”.
La delegazione svizzera era composta da: Mattia Bertoldi, Luca Brunoni, Davide Buzzi, Sabrina Caregnato, Begoña Fejioo Fariña, Dario Galimberti, Giorgio Genetelli, Elda Pianezzi, Flavio Stroppini e Alberto Micelotta; tra questi scrittori anche un figlio di Calabria, Carlo Simonelli, originario di Tropea sebbene da tempo residente nella svizzera tedesca.
Tra gli autori calabresi: Pietro Mazzuca, Pasquale De Luca, Domenico Protettì, Michele Celano, Eugenio Sorrentino, Anna Murmura, Katia Grillo, Michele Furci, Michele Petullà, Maurizio Bonanno, Ferdinando Scarmozzino, Renato Costa, Celia Pontari, Francesco Antonio Solano, Franco Pagnotta, Carmela Costanzo, Luisa Matera e Domenico Grillo.