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I Maestri del Lavoro di tutta Italia a convegno dal 26 al 29 maggio a Drapia e Tropea

Il programma dell’evento è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa nelle Sale CEV di Palazzo Gagliardi

Quattro giorni in Calabria nel cuore enogastronomico del Mediterraneo per dibattere sul tema “Dieta mediterranea, salute, sostenibilità, lavoro”.

È questo l’appuntamento che segna l’arrivo di oltre 300 delegati da tutta Italia per partecipare al XXXVII Convegno Nazionale dei Maestri del Lavoro in programma dal 26 al 29 maggio al teatro del Resort La Pace di Drapia.

Il programma dell’importante evento è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi nelle Sale CEV di Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia, presente il Console provinciale Rosario Paolì, considerato che proprio il Consolato vibonese dei Maestri del Lavoro ha ricevuto l’incarico di curare l’organizzazione dell’evento.

È stato il viceconsole Antonio Spinella ad introdurre la conferenza stampa illustrando il programma, mentre Raffaele Di Bella, che ha presieduto il Comitato organizzatore, ha spiegato il lungo iter ed il serrato confronto che ha portato alla decisione di votare la Calabria, nel nome di Tropea, quale sede del Convegno nazionale, che ricorda in presenza dopo i due anni di fermo a causa della pandemia.

I Maestri del Lavoro sono coloro che vengono decorati con la “Stella al Merito del Lavoro” che comporta appunto il titolo di “Maestro del Lavoro”. La decorazione è conferita con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e per quelle riservate ai lavoratori all’estero, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri.

L’idea di dare al Convegno nazionale il tema della Dieta Mediterranea nasce dalla considerazione che la storia umana è indissolubilmente legata alla storia della cucina, della gastronomia: l’atto del mangiare non è solo una questione di sostentamento, è anche un modo per condividere, socializzare rafforzare i rapporti di vicinato creare momenti di allegria e convivialità.

Gli alimenti di base autoctoni della “Dieta Mediterranea” erano prevalentemente tre grano, olio, vino anche se nel corso dei secoli in conseguenza delle numerose dominazioni che si sono succedute sono stati introdotti molti altri prodotti quali: legumi, cereali, verdure, melenzane, peperoncino, pomodori, patate.

La gastronomia calabrese rimane sostanzialmente ancora fedele a questi ingredienti ormai considerarti prodotti tipici alcuni dei quali hanno anche il marchio IgP (vedi cipolla rossa di Tropea, le patate della Sila ed altro ancora).

Inoltre, la dieta mediterranea, non è solo un sistema nutrizionale ma ha anche un suo stile di vita associato, che da sempre ha favorito l’interazione sociale, promosso il rispetto per il territorio, garantita la conservazione di antichi mestieri e rappresentato i costumi delle nostre comunità costituendo strumento di protezione identitaria e di coesione sociale delle comunità e delle famiglie.

Il convegno inizia giovedì 26 maggio a partire dalle ore 15.00 e proseguirà nei giorni successivi con sessioni di lavori sia di mattina che di pomeriggio. Domenica, si conclude con la celebrazione della Messa presso la Cattedrale di Tropea alle ore 11.00 officiata dal Vescovo della Diocesi, mons. Attilio Nostro.

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