La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza dei Procuratori di Locri e di Vibo Valentia
È la conferma che si tratta di una eccellenza calabrese. L’istituto Nautico di Pizzo è ormai un punto di riferimento delle didattica che guarda ai giovani, alla loro crescita in senso pratico e didattico.
L’appuntamento di questa mattina rappresenta un ulteriore tassello di quella completezza dell’offerta formativa che l’istituto napitino garantisce grazie al costante impulso del suo dirigente, Francesco Vinci. L’occasione è stata la cerimonia ufficiale che ha sancito l’assegnazione di una imbarcazione che diventerà un vero e proprio laboratorio mobile per gli studenti.
Si tratta di una Beneteau modello Oceanis 46 e la sua è una storia di riscatto e di speranza.
Questa barca, infatti, veniva utilizzata dagli scafisti per il trasbordo di clandestini. Quasi un anno fa, l’imbarcazione è stata intercettata al largo di Riace con a bordo 80 clandestini, tra cui 13 minori provenienti dalla Turchia.
Sequestrata dalla magistratura, è stata quindi confiscata e la Procura di Locri, oggi guidata da Giuseppe Casciaro, l’ha assegnata all’Istituto Nautico di Pizzo, che l’ha trasformata in un laboratorio mobile dentro il quale gli studenti avranno modo di affrontare direttamente l’esperienza di vivere in mare e l’ha significativamente ribattezzata con il nome di Magellano.
Alla presenza di numero autorità, gli studenti ed i genitori, la cerimonia ha visto le relazioni del Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, Massimiliano Pignatale, del deputato Antonio Viscomi e le conclusioni del procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo, che, accompagnato dal sostituto Filomena Aliberti, ha sottolineato il valore anche simbolico di questa importante assegnazione.
Poi, tutti sulla spiaggia ad ammirare l’imbarcazione posizionata al largo e scortata da due motovedette della Capitaneria di Porto; quindi, la benedizione da parte di Padre Cozzolino.