<p><em>Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 29 maggio</em></p>



<p>di Mons. Giuseppe Fiorillo</p>



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<p>Carissime/i,<br>oggi celebriamo la solennità dell&#8217;Ascensione, la partenza di Gesù da questo mondo, col racconto fatto da Luca negli Atti degli Apostoli (At 1,1-11) e nella conclusione del suo Vangelo (Lc 24,46-53).<br>Gesù, secondo questi testi, dopo la Resurrezione, più volte, si mostra ai Suoi, nell&#8217;arco temporale di quaranta giorni, parlando delle cose riguardanti il Regno di Dio e assicurando, inoltre, la discesa dello Spirito santo su loro, quale forza per dare testimonianza a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra.</p>



<p>&#8220;Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a Lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel Tempio lodando Dio&#8221;. (Lc 24,50 e ss)</p>



<p>Li conduce fuori Gerusalemme, come fuori è stato crocefisso. Li porta sul monte degli Ulivi e precisamente a Betania, con un percorso inverso a quello fatto il giorno delle Palme, giorno dell&#8217;unico, fugace trionfo terreno.<br>A Betania, il villaggio di Lazzaro, Marta e Maria; il luogo dell&#8217;accoglienza, dell&#8217;amicizia e casa profumata dal nardo, sparso da Maria in onore dell&#8217;ospite Gesù, qualche giorno prima della sua morte e Resurrezione. A Betania e non a Gerusalemme Gesù celebra l&#8217;ultima sua stazione terrena, perché Betania è l&#8217;icona dell&#8217;amore di Dio gratuito, Gerusalemme è l&#8217;icona dell&#8217;amore servile, perché comprato con i sacrifici di animali e grande spargimento di sangue.<br>A Betania, infine, &#8220;alzate le mani li benedisse e mentre li benediceva si staccò da loro e veniva portato su, in cielo&#8221;.<br>Gesù parte benedicendo, come gli antichi Patriarchi e rimane con noi in benedizione perenne. Le sue mani benedicenti restano su noi e su questo mondo, quasi a protezione dalle intemperie esistenziali.<br>&#8220;Nella fede sappiamo che Gesù, benedicendo, tiene le sue mani stese su di noi. È questa la ragione permanente della gioia cristiana&#8221;. (Joseph Ratzinger, Gesù di Nazareth).<br>Buona domenica dell&#8217;Ascensione, Esodo di Gesù verso il Padre.<br>Don Giuseppe Fiorillo</p>

Don Fiorillo, Gesù rimane perenne con noi a protezione dalle intemperie esistenziali
- Categories: è domenica
- Tags: gesùvangelo
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