<p><em>Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 24 luglio</em></p>



<p>di Mons. Giuseppe Fiorillo</p>



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<p>Carissime/i,<br>con questa pagina del vangelo di Luca (Lc 11,1-13)siamo sempre in cammino con Gesù verso Gerusalemme. Abbiamo, nelle domeniche passate, notato come Gesù ha attenzionato, di volta in volta, avvenimenti e persone.<br>Oggi è Lui attenzionato da uno dei suoi discepoli:</p>



<p>&#8220;Gesù si trovava in un luogo a pregare, quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: Signore insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli&#8221; (Lc11,1)</p>



<p>Nella storia religiosa del mondo ebraico ogni rabbi scriveva un suo libretto di preghiere &#8220;ad uso dei suoi discepoli&#8221;, come aveva fatto del resto lo stesso Giovanni Battista.<br>Anche Gesù, secondo i suoi, se voleva avere il crisma della autorevolezza di rabbi, doveva consegnare ai discepoli un libro delle &#8220;Ore&#8221;.<br>E così, accogliendo la richiesta, Gesù ci lascia il Padre nostro &#8220;compendio di tutto il vangelo (Tertulliano); &#8220;preghiera perfettissima&#8221; (san Tommaso d&#8217;Aquino).</p>



<p>Nel Padre nostro abbiamo due dimensioni: la verticale uomo-Dio e la orizzontale uomo-uomo.</p>



<p>Nella prima dimensione siamo invitati a pregare il Padre chiedendo che il suo nome sia santificato sulla terra; che venga il suo regno e si manifesti nel vivere umano attraverso la pace, la giustizia, la riconciliazione.</p>



<p>Nella seconda dimensione siamo invogliati a pregare per i nostri bisogni:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>il pane quotidiano, frutto della terra e del lavoro dell&#8217;uomo; il nostro pane, perché &#8220;il pane solo per me è un fatto materiale, il pane per il mio fratello è un fatto spirituale&#8221; (Nikolaj Berdjaev, scrittore ucraino): pane e amore, entrambi necessari, oggi e domani.</li><li>il perdono dei peccati, condizionato dal perdono accordato ai fratelli (Mt 6,14-15). Il peccato invecchia il cuore e lo rende pesante: urge, quindi, chiudere col vecchio e volare verso un futuro di libertà e di leggerezza.</li><li>La richiesta di aiuto per non soccombere alla tentazione: chiediamo al Padre di non essere esentati dalle prove, ma di non essere lasciati soli a lottare contro il Maligno che si annida anche nelle nostre migliori relazioni.<br>&#8220;Noi costruiamo belle cattedrali, ma il diavolo, in silenzio, si costruisce dentro una piccola cappella&#8221; (Martin Lutero).</li></ul>



<p>La novità del Padre nostro sta nella rivelazione di un Dio vicino, un Dio-Abbà (papà). Un Dio più prossimo di Adonai, di Emmanuele, di Jahweh.<br>Dio-Abbà, nome intimo, memoria di nascita, di tenerezza, fiducia, abbandono: &#8220;Abbà nelle tue mani pongo il mio spirito&#8221; (Lc 23,46).</p>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="http://vivipress.local/wp-content/uploads/2022/07/vangelo-24-luglio.jpg?w=740" alt="" class="wp-image-4340" /></figure>



<p>Oggi spesso si sente dire: che cos&#8217;è la preghiera? perché pregare?<br>E come chiedere perché respirare? Respiriamo per vivere.<br>La preghiera è il respiro della vita.<br>Pregare è, secondo il Padre nostro, congiungere cielo e terra. Pregare è fermarsi, fare per qualche minuto, anche nella caotica città, un po&#8217; di deserto per guardarci dentro… pregare è necessario per non perdere il senso della vita… pregare non è soltanto recitare preghiere, ma trasformare tutta la vita in preghiera: &#8220;sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun&#8217;altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio&#8221; (1 Corinzi 10,31).</p>



<p>Alla luce della parola di San Paolo riappropriamoci, quindi, del senso della preghiera più che delle preghiere: attraverso la preghiera scopriamo il vero volto di Dio ed il vero volto nostro, convertendoci a Dio, più che tentare di convertire Dio ai nostri desideri.</p>



<p>Buona domenica.<br>Don Giuseppe Fiorillo</p>

Don Fiorillo, è importante pregare. La preghiera è il respiro della vita
- Categories: è domenica
- Tags: gesùpreghieravangelo
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