Il lavoro di Michele Furci dimostra quanto il settore sia importante per il rilancio produttivo del Vibonese e della Calabria
L’occasione è stato il lavoro recentemente pubblicato “I vasai di Calabria dalle fornaci antiche al caolino di Gerocarne” scritto da Michele Furci, un volume che ricostruisce la storia delle tante lavorazioni della creta e dell’argilla ed affronta l’argomento sotto ogni sfaccettatura non solo storica, ma anche evidenziando una realtà tuttora feconda; un lavoro che dimostra quanto il settore sia importante per il rilancio produttivo del Vibonese e della Calabria anche in un periodo storico come questo confermando così l’intuizione che da qualche anno ha avuto e continua a promuovere il sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo.
Un pubblico attento ha seguito con interesse il dibattito moderato da Maurizio Bonanno, con i relatori e l’autore che, attraverso i contenuti del libro, hanno argomentato sui temi di una possibile svolta programmatica che attui le potenzialità dimostrate e sia di conseguenza in grado di mutare il destino di un territorio che sembra altrimenti votato al declino e all’abbandono.
Non una visone astratta e nostalgica di un’area e dei suoi paesi, nel ricordo di ciò che furono – come evidenziato dal docente Unical Romeo Bufalo – ma una visione realistica che fa dell’antropologia sociale il frutto della concretezza delle scelte politiche ed economiche di chi governa i processi sociali nel suo tempo.
Le notizie che si ricavano dal volume, ampiamente documentate, dimostrano – è stato ancora evidenziato nel corso del dibattito – come un nuovo rilancio produttivo sia possibile se, come i tanti tratti di storia antica e recente del settore dell’argilla e del caolino testimoniano, soltanto le classi dirigenti coglieranno gli aspetti positivi e il valore produttivo immenso dei beni naturali che possiede l’intera Regione.
Soddisfatto il sindaco Papillo che, facendosi portavoce delle sensazioni espresse dai presenti, ha ringraziato l’autore per aver consegnato ai gerocarnesi un lavoro così importante, che fa conoscere il lavoro dei maestri vasai, gli attrezzi, le fiere e la commercializzazione dei manufatti.
Dal canto suo, Michele Furci ha sottolineato l’ampia collaborazione ricevuta nell’allestimento di questo lavoro arricchito dalle tante informazioni ricevute a conferma della passione che caratterizza questo laborioso paese contribuendo così ad incoraggiare la lunga ricerca utile al completamento del lavoro.