<p><em>Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 8 gennaio</em></p>



<p>di Mons. Giuseppe Fiorillo</p>



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<p>Carissime/i,<br>con questo episodio che ci narra il Vangelo di Matteo (Mt 3,13-17)) celebriamo il battesimo di Gesù al fiume Giordano. Gesù entra nella vita pubblica. Non è più quel bambino che, pastori e Magi trovano fra le braccia di Maria: oggi vediamo un giovane uomo sui trent&#8217;anni che, dalla Galilea, viene per farsi battezzare da Giovanni, a Batabara.</p>



<p>Batabara (casa del passaggio) è il luogo dove il Popolo di Dio entra nella terra dei Padri, passando il fiume Giordano, dopo quattrocento anni di esilio; è il luogo dove, attraverso l&#8217;immersione nell&#8217;acqua, nasce il simbolo di purificazione e di libertà.<br>Il rito, praticato da Giovanni, a Batabara, è una rievocazione del passato, è un annunzio di futuro: l&#8217;uomo si immerge, si purifica e diviene nuovo.<br>Un giorno alla folla di cercatori di purità si unisce un giovane che viene dalla Galilea, si mette in fila con gli altri e chiede di essere battezzato.</p>



<p>La parola battesimo, come sappiamo, deriva dal greco &#8220;baptizo&#8221; che vuol dire immergersi nell&#8217;acqua per purificarsi. L&#8217;acqua è simbolo di vita. Cosi Gesù si immerge simbolicamente nella vita della gente, soprattutto degli ultimi.<br>Questa è la scelta fondamentale di Gesù, stare con l&#8217;umanità, essere l&#8217;Emmanuele.<br>Al Giordano la folla va per lasciare nell&#8217;acqua le immondizie, i peccati…e Lui che fa? Si immerge nelle fragilità della gente e prende il tutto su di sé. Questa scena è la chiave di lettura di tutto il Vangelo. </p>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="http://vivipress.local/wp-content/uploads/2023/01/commento-1.jpg?w=272" alt="" class="wp-image-5852" /></figure>



<p>Gesù poi incontrerà i lebbrosi e li purificherà; la prostituta e dirà: vai e non peccare più; gli affamati e li colmerà di pani e pesci a sazietà; i pubblicani e farà loro compagnia. Gesù è la novità. Entra nella vita della gente, non con la prepotenza, ma con la simpatia, con la solidarietà, con la compassione, con la condivisione.<br>A Giovanni che cerca di impedire questo gesto dicendo: sono io che ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me? Gesù risponde: &#8220;lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia &#8220;. Giovanni che aveva annunziato, pochi giorni prima: &#8220;colui che verrà dopo di me vi battezzerà in spirito e fuoco&#8221; (Mt 3,11), ora che lo vede arrivare cerca di rifiutare quel battesimo che è per i peccatori, non per i giusti.<br>Ma è inutile! Giovanni cede e Gesù diviene solidale con i peccatori, con i &#8220;frantumati della terra&#8221;. Diviene &#8220;servo del Signore che prende su di sé le nostre infermità e si addossa le nostre scelleratezze &#8220;(Isaia 51,4)</p>



<p>Dopo l&#8217;immersione nelle acque del Giordano scende su Gesù la parola del Padre: questi è il Figlio, l&#8217;amato, in lui ho posto il mio compiacimento&#8221;.</p>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="http://vivipress.local/wp-content/uploads/2023/01/battesimo-di-cristo-leonardo-da-vinci-1470.jpg?w=871" alt="" class="wp-image-5853" /></figure>



<p>Si aprono i cieli, si apre la comunicazione tra mondo celeste e mondo terrestre, tra Dio e la terra e &#8220;veniamo immersi in un oceano di amore e non ce ne rendiamo conto&#8221; (G. Vannucci).</p>



<p>Oggi celebriamo il nostro battesimo all&#8217;insegna di questo oceano di amore; e per onorare questo amore di Dio dobbiamo imparare ad immergerci nella vita di tutti i giorni con dolori, gioie, contraddizioni. È facile pregare il Dio del cielo, più difficile è pregare il Dio della terra.<br>È facile dire io amo i poveri, più difficile è amare il fratello della porta accanto che cerca un lavoro, un tetto, un affetto. Tutto ciò è fatica, è mettersi in discussione, è &#8220;adempiere ogni giustizia&#8221;. È cercare di salvare &#8220;quello che è perduto&#8221;.</p>



<p>E allora diamoci una mano, imitiamo questo gesto che parte da Batabara, da sotto zero, da 400 metri sotto il livello del mare.<br>Partiamo dal nostro poco: dal dare una mano a chi cade, dallo spendere una parola che guarisce uno scoramento, da un sorriso che, per magia, riempie di lacrime di gioia gli occhi spenti di un bambino… È questo un frammento di vita che onora il nostro battesimo che &#8220;ci fa diventare cristiani, ci fa diventare umani&#8221; (Romano Guardini).</p>



<p>Buona domenica del Battesimo.<br>Don Giuseppe Fiorillo </p>

Don Fiorillo, Gesù è la novità: entra nella vita della gente con simpatia, solidarietà, compassione, condivisione
- Categories: è domenica
- Tags: battesimogesùvangelo
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