La “Giornata del Ricordo” celebrata a a Vibo Valentia per volontà dell’amministrazione comunale con un’intensa serata
“La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Così è scritto nel testo della legge che solo nel 2004 ha istituito la “Giornata del Ricordo” in memoria dei martiri delle foibe e commemorare così il dramma dell’esodo di giuliani, istriani e dalmati dalla loro terra, dramma che si somma all’orrore delle foibe
Una vicenda che ai più è ancora sconosciuta e che non sempre viene trattata in maniera esaustiva nei libri di scuola.
Il Comune di Vibo Valentia ha inteso solennizzare questo Giorno organizzando un interessantissimo appuntamento, grazie all’impegno dell’Assessore alla Cultura Antonella Tripodi, sostenuta dalla collega alla Politiche Sociali e Istruzione, Rosa Chiaravalloti.
Introdotta dal vice sindaco Pasquale Scalamogna, che ha rivelato un episodio storicamente legato a questi fatti ma ancora inedito, l’incontro ha offerto un momento di forte impatto emotivo, attraverso la testimonianza diretta di una esule, Lucilla Crosilla, la cui famiglia proveniente da Canfanaro d’Istria, trovò accoglienza a Vibo Valentia realizzandosi qui una perfetta integrazione, che ha fatto di loro dei “Vibonesi autentici” talmente inseriti nel tessuto sociale cittadino da esserne parte integrante loro stessi ed i loro figli e nipoti, generazioni intere che sono un tutt’uno con la storia moderna ed attuale della città.
E proprio l’assessore Antonella Tripodi ha ricostruito il momento dell’incontro con l’esule e l’emozione provata nello scoprire che questa vicenda ha una sua testimonianza diretta proprio nella nostra città.
“Anche se ogni tanto riemergono tentativi negazionisti – è stato evidenziato durante l’incontro negli interventi del Presidente della Provincia, Corrado L’Andolina e del Presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese, Fabio Signoretta – la verità va ormai consolidandosi nella coscienza degli italiani e grazie all’istituzione di questa giornata, tanti, soprattutto i giovani hanno scoperto quelle pagine di storia che erano state assurdamente cancellate”.
Momenti di forte emozione quando Lucilla Crosilla Nusdeo ha letto pagine del libro che lei scritto perché non vada perduta la memoria di quei terribili momenti vissuti da oltre 350.000 italiani che, come accaduto alla sua famiglia, furono costretti a lasciare la propria casa, i propri averi, la loro terra.
A moderare l’incontro il giornalista Maurizio Bonanno, il quale ha, tra l’altro, evidenziato come: “Prima dell’istituzione del Giorno del Ricordo, sui libri di scuola non si parlava né di Esodo né di Foibe; su molti testi, alla voce “foibe”, c’era scritto solo “cavità carsiche”… Una vergogna che oggi non è più possibile!“.