Itinerari di vacanza suggeriti dalla blogger nel settore dei viaggi e delle crociere per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
Il castello di Wartburg fu la sede dei sovrani della Turingia e durante il Medioevo e divenne un centro culturale, attirando i principali poeti e musicisti dell’epoca.
Fu anche la dimora di Santa Elisabetta d’Ungheria, moglie di Luigi IV che regnò su Turingia e Sassonia, nonché luogo di rifugio del riformatore Martin Lutero.
Come primo castello tedesco ad essere designato patrimonio mondiale dell’UNESCO, Wartburg ha davvero svolto un ruolo centrale nella storia e nella cultura di questa regione della Germania.
Arroccato in alto sopra la città di Eisenach, il castello di Wartburg è l’immagine perfetta di un castello medievale in Germania, con torri, torrette e una vista a volo d’aquila sulla foresta della Turingia.
Si entra nel castello di Wartburg attraverso un unico arco, che conduce in un cortile acciottolato che racchiude edifici a graticcio che ora ospitano il caffè, la biglietteria e il negozio di articoli da regalo.
Un’altra porta introduce in un secondo cortile nella parte più antica del castello, ampliato nel corso dei secoli, contenente l’Aula Magna del XII secolo con le sue arcate romaniche, i pilastri in arenaria e il porticato al piano terra.
All’interno di questo cortile c’è una grande cisterna che serviva per raccogliere l’acqua piovana, dato che il castello non ha un pozzo, e una torre del XIX secolo su cui si può salire per ammirare la foresta di Turingia.
Molte parti del castello sono state restaurate nel XIX secolo e uno dei punti salienti della visita è la Camera di Lady Elizabeth o Elisabethkemenate, una grande stanza decorata tra il 1902 e il 1906 con 2,5 milioni di pezzi di mosaico in vetro, che raccontano la storia della vita di Santa Elizabeth che viveva al castello di Wartburg.
Figlia del re d’Ungheria, Elisabetta fu mandata da bambina di soli 4 anni alla corte della Turingia, dove fu promessa sposa a Luigi IV, il futuro Landseer di Turingia. Nel 1221, all’età di 14 anni, sposò Luigi e gli diede tre figli, diventando nota per le sue opere di beneficenza a favore dei poveri e dei malati.
Quando aveva appena 20 anni, suo marito Luigi IV morì di febbre in Italia mentre si recava alle Crociate ed Elisabetta decise di ritirarsi dal mondo e farsi suora. Lasciò la corte e i suoi figli per essere allevati sotto la cura del Reggente, mentre continuò a usare la sua dote per opere di bene, anche se morì a soli 24 anni e fu canonizzata cinque anni dopo.
Anche la Galleria Elisabetta nel castello è decorata con affreschi del XIX secolo, che illustrano storie della vita di Santa Elisabetta, tra cui quella che mostra la leggenda del Miracolo delle Rose.
Il dipinto raffigura Elisabetta che esce dal castello per dare il pane ai poveri, quando incontra a cavallo il marito che le chiede di rivelare cosa si nasconde sotto il suo mantello, sospettando che Elisabetta stesse vendendo i tesori del palazzo.
Mentre apre il suo mantello, per miracolo si rivelano solo cascate di rose, permettendo a Elisabetta di continuare con le sue opere di beneficenza.
Nella parte più alta del castello c’è la Camera di Lutero dove Martin Lutero soggiornò e lavorò per quasi un anno dal maggio 1521, mentre si rifugiava sotto la protezione di Federico il Saggio dopo la Dieta di Worms.
In questa semplice camera Lutero completò in sole 11 settimane la prima traduzione tedesca del Nuovo Testamento. Ed in seguito la traduzione della prima Bibbia pubblicata in tedesco.
Grazie a quest’opera, Lutero è venerato dai protestanti per aver portato la parola di Dio al popolo tedesco, e il castello è molto visitato come luogo di pellegrinaggio.
Vivendo in incognito sotto una falsa identità come Knight George, il quadro che lo ritrae mostra come Lutero si è fatto crescere i capelli e la barba. E si narra che fu in grado di raggiungere la città di Eisenach usando questo travestimento e di non essere riconosciuto.
Da questa stanza del castello si gode una splendida vista sulla foresta della Turingia, anche se, secondo gli stessi scritti di Lutero, fu un periodo difficile e si parla di depressioni e scherno da parte degli spiriti maligni.
È da questi scritti in cui affermava che aveva “cacciato via il diavolo con l’inchiostro” che nasce la leggenda di Lutero che lancia un calamaio contro il muro per scacciare il diavolo.
Più avanti nel castello, la galleria di opere d’arte comprende i ritratti di Lucas Cranach dei genitori di Lutero, originari della città di Eisenach, sottostante al castello.
Una delle cose notevoli da vedere nella città di Eisenach è la Georgenkirche o chiesa di San Giorgio nella piazza, che risale al XII secolo.
È qui che Santa Elisabetta d’Ungheria sposò suo marito Luigi IV e dove Martin Lutero cantava nel coro da scolaro e in seguito predicava un sermone prima di doversi rifugiare nel castello di Wartburg.
Si dice che sentendo la sua dolce voce cantata, una donna del posto, Ursula Cotta, lo accolse come pensionante e divenne per lui come una madre adottiva, la sua casa ora forma la Luther House, un museo che commemora i legami di Lutero con Eisenach.
La chiesa è anche il luogo in cui la famiglia di Johann Sebastian Bach, il compositore nato a Eisenach, suonava l’organo della chiesa e dove il compositore fu battezzato.
La città ha forti legami con Martin Lutero che ha frequentato la scuola a Eisenach dall’età di 14 anni e aveva bei ricordi del suo tempo lì, chiamandola “la mia amata città”
Un altro notevole figlio di Eisenach è Johann Sebastian Bach, che come Lutero frequentò la locale scuola latina e cantò nel coro della chiesa di San Giorgio. La musica era in gran parte la professione di famiglia e come il più giovane di 9 figli, Johann Sebastian seguì i suoi fratelli nell’attività, iniziando come organista nella chiesa di San Giorgio.
La Bach House è una casa medievale che si trova vicino al luogo di nascita del compositore ed è stata ampliata per farne un museo sulla sua vita.