In pochi giorni si è già arrivati ad oltre trecento iscritti alla associazione creata per protestare contro le ingerenze politiche nella lirica
Dalla protesta di Torre del Lago, che è costata il licenziamento da direttore d’orchestra da parte del Festival Puccini per essere salito bendato sul palco della Bohéme, in protesta con la regia ambientata nel Maggio Francese; alla stessa benda tolta a Vibo Valentia per dirigere La Traviata con l’Orchestra Sinfonica delle Calabria; fino ad arrivare alla creazione di una nuova associazione volta a tutelare la cultura “dalle follie degli organizzatori della lirica” e “dai cliché della sinistra”.
Non si ferma l’azione del M° Alberto Veronesi che ha lanciato “Save Opera”, associazione di respiro europeo con l’intento di riunire gli addetti ai lavori intenzionati a protestare contro eventuali ingerenze di natura politica nella lirica.
In pochi giorni si è già arrivati ad oltre trecento iscritti alla associazione Save Opera, la cui costituzione il maestro Alberto Veronesi così spiega: “È ora di dire basta a questi illustri radical chic, che difendono la degenerazione della musica, che vivono fuori dal mondo vero, quello fatto dal pubblico, che è un mondo dove invece si sostengono i fondamentali della musica: fedeltà al testo, sostegno dei giovani, incentivo alle giovani orchestre, incentivo alle bande, incentivo ai professori d’orchestra e agli artisti lirici, ripristino delle compagnie di balletto tagliate; persone che non vogliono che si gettano i soldi dei contribuenti in allestimenti milionari con lo scopo di violentare il testo degli autori dell’opera italiana ed europea”.
E Vibo Valentia risponde positivamente all’iniziativa di Alberto Veronesi, che con la sua azione artistica ha già portato la città all’attenzione nazionale e oltretutto dando, attraverso l’Orchestra Sinfonica della Calabria, un futuro certo ai giovani del territorio. Infatti, tra i primi iscritti all’associazione “Save Opera”, c’è anche Maurizio Bonanno, intellettuale vibonese attivo anche nell’organizzazione di eventi musicali.
“Oltre alla mia adesione a titolo personale condividendo a pieno l’idea dell’amico Alberto – spiega Maurizio Bonanno – posso ufficializzare anche l’appoggio ed il sostegno alla sua proposta da parte della Società dei Concerti Euterpe, che opera in Calabria ed ha sede a Vibo Valentia”.
“D’accordo con il nostro Direttore Artistico, il M° Gianfranco Russo – aggiunge – abbiamo deciso di sostenere “Save Opera”, perché siamo convinti che, passato il periodo di alcune regie provocatorie, a suo tempo anche utili per riabilitare alcuni autori strumentalizzati da certi regimi, la gente comincia ad essere stanca di determinati cliché sempre uguali di trasposizioni storiche dissacranti delle trame operistiche che diventano distruttive ed offensive riguardo alle opere del passato”
“Sia chiaro – conclude Maurizio Bonanno – non c’è l’intenzione di evocare controlli sulla cultura o peggio pretendere una censura, ma solo la volontà che la cultura torni ad essere terreno franco di dibattito e di scambio reciproco, nel rispetto dell’opera d’arte senza abbandonarsi al vezzo di dissacrare i capolavori del passato quando si può piuttosto commissionare nuove opere originali condividendo infine l’accusa lanciata da sempre da Alberto Veronesi contro gli “organizzatori della lirica” che mettono in secondo piano la meritocrazia”.
Rispetto dell’opera, rifiuto di strumentalizzazioni a fini politici, meritocrazia e spazio ai giovani il cui lavoro deve essere incentivato: da questi principi nasce l’adesione della Società dei Concerti Euterpe di Vibo Valentia all’associazione “Save Opera”.