Già presente nelle librerie di Vibo Valentia l’ultimo lavoro dello studioso vibonese edito da Il Cristallo, si può acquistare anche online
Di particolare interesse storico è l’ultima pubblicazione realizzata da Il Cristallo Edizioni. Si tratta del lavoro di Raniero Pacetti “Fragmenta: Intrigo di potere a Monteleone”.
Raniero Pacetti, da fiero calabrese ed orgoglioso cittadino vibonese, ha approfondito, da appassionato bibliofilo quale egli è tra i più accreditati, gli studi sulla Calabria ed in particolare sulla sua città, Vibo Valentia. Potendo attingere direttamente ai documenti dell’epoca, ha ricostruito una fase storica tra le più complesse e dibattute e che ancora oggi appassiona i vibonesi veraci: il contenzioso tra i cittadini di Monteleone e la famiglia Pignatelli.
Sulle modalità di acquisizione di Monteleone da parte dei Pignatelli vi sono opinioni discordanti tra gli storico, il libro, già in vendita nelle principali librerie della città, ripercorre nei particolari la vicenda giudiziaria sulla scorta di testi e documenti recentemente rintracciati proprio da Pacetti.
Da questo momento, inoltre, “Fragmenta: Intrigo di potere a Monteleone” è acquistabile anche online su Amazon
Per meglio comprendere il valore di questo lavoro di Raniero Pacetti, basti ricordare l’estremo sacrificio dei “sette martiri monteleonesi”.
https://www.libritalia.net/fragmenta-intrigo-di-potere-a-monteleone/
“Quando l’alba con le sue dita di rose cominciava a colorare le volte oscure del cielo, apparvero agli sguardi dell’atterrita città i sette cadaveri degli infelici monteleonesi che penzolavano e facean mostra sanguinosa di se dai merli del castello”.
Così scrive Giovan Battista Marzano nel ricordare la sciagurata fine dei “sette martiri” caduti nella trappola di Giovanni Lo Tufo, inviato dal Pignatelli per imporre quel dominio sulla città che i monteleonesi non gli riconoscevano, perché acquisito con l’inganno, ribellandosi.
Quell’alba di un giorno tra agosto e settembre del 1508, per i monteleonesi sotto choc quella feroce orribile visione era la conferma che la città aveva perso la sua libertà a causa di un “intrigo di potere” che apriva la strada ad una ingiusta tirannide il cui ghigno infame ora si levava attraverso quell’incredibile ecatombe, risultato della cupidigia di un predone impostore. La crudeltà di un astuto sicario al soldo del Barone feudatario aveva fatto scattare la trappola dell’inaudito tradimento, trasformando uno specioso convegno di pace in un selvaggio banchetto di morte, con l’intenzione di soffocare in questo modo l’anelito dei suoi intrepidi alfieri per l’indipendenza civile di Monteleone.
Per secoli i monteleonesi hanno lottato cercando il riscatto e la libertà perduta, convinti che solo attraverso documenti falsi l’usurpatore si fosse impadronito della Città.
Adesso, attraverso lo studio e la ricerca di Raniero Pacetti, che riorganizza i “Fragmenta” di una vicenda mai conclusa ricostruendo quel puzzle di menzogne, l’Intrigo di Potere che privò Monteleone della libertà viene palesato al punto tale che si ritiene sia giunto il momento di “riscrivere” la storia riportando quella che oggi è Vibo Valentia al rango di cui fu ingiustamente privata.
“Sulle modalità di acquisizione di Monteleone da parte del Pignatelli – afferma lo storico Giuseppe Caridi, Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria – vi sono discordanti opinioni tra gli storici locali. Giambattista Marzano e Pietro Tarallo, sono del parere che il Pignatelli si fosse impadronito della città in modo fraudolento e fosse inoltre il mandante dell’uccisione di sette cittadini che si erano opposti alla sua ingiusta presa di possesso”.
“Sulla scorta di testi e documenti, recentemente rintracciati, relativi al processo portato avanti dalla cittadinanza contro i presunti usurpatori aggiunge Caridi – Raniero Pacetti pubblica questo volume, corredato da una interessante appendice, con cui si proietta nuova luce sulla spinosa questione. Essa continua infatti a essere vivacemente dibattuta dagli studiosi vibonesi ma riveste un’importanza storiografica di più ampia portata in quanto può considerarsi parte di quella storia locale che, qualificata da rigore scientifico ed efficace impostazione metodologica, riesce a elevarsi – conclude lo storico che ha firmato la prefazione al libro – a un livello complementare rispetto alla storia generale, di cui – come sottolinea Gabriele De Rosa – serve «a cogliere e distinguere le diversità» e perciò non solo ad allargarne la basi conoscitive ma a fornire talvolta anche modelli interpretativi suscettibili di più vasta applicazione.