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Angelo Piero Cappello lascia la direzione del Cepell. Il saluto di Vibo Valentia

cappello

La microeditoria è stato uno degli elementi distintivi della Capitale del Libro 2021, che proprio il Direttore Cappello ha sempre evidenziato dandogli valore e dignità

“Inizia oggi la mia ultima settimana di lavoro al Centro per il libro e la lettura. Come ad ogni fase che si conclude, è istintivo un rapido sguardo retrospettivo per verificare a colpo d’occhio il percorso compiuto: e devo dire di essere profondamente soddisfatto di quanto la “squadra” del Cepell ha fatto in questi ultimi quattro anni: quella squadra, fatta di troppo poche persone – alcune delle quali hanno lavorato davvero con passione, dedizione, orgoglio, a compensare anche quelle meno “attive” – ha superato grandi traguardi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Moltissimo resta ancora da fare, ma le montagne si scalano per gradi e non in un unico salto”.

Con queste parole Angelo Piero Cappello annuncia la conclusione del suo mandato di Direttore del Centro per il libro e la lettura, il Cepell appunto, in una lettera pubblicata nel sito del Centro.

“Apprendiamo con un certo dispiacere la notizia, ma soprattutto salutiamo un “Amico” di Vibo Valentia e della Cultura, che ha dimostrato con la sua presenza quanta stima ha avuto per la nostra Città”. Così dichiara Patrizia Venturino responsabile della casa editrice vibonese Il Cristallo, che aggiunge: “Ricordo ancora con emozione ed una certa soddisfazione che nei giorni immediati alla proclamazione di Vibo Valentia Capitale del Libro 2021, mi contattò perché realizzassi un articolo per il numero speciale della rivista “Cittàchelegge” dedicato al Comitato degli Editori del Vibonese, associazione da noi creata proprio in concomitanza del prestigioso riconoscimento e ha rappresentato uno dei punti di forza di quello straordinario anno”.

“E la microeditoria è stato uno degli elementi distintivi della Capitale del Libro 2021, che proprio il Direttore Cappello ha sempre evidenziato – aggiunge Maurizio Bonanno, uno degli ideatori del CEV – al punto che ad oggi le “Sale del CEV di Palazzo Gagliardi” sono l’unica traccia concreta che ricorda quell’esperienza unica ed irripetibile”.

“La sua amicizia e vicinanza alla città di Vibo Valentia – ricorda ancora Enrico Buonanno, editore di Libritalia che in quell’anno fu nominato Ambasciatore del Libro – è stata ribadita da Angelo Piero Cappello in diverse occasioni affiancando con la sua presenza le nostre promozioni in diverse città d’Italia. Ed anche per questo gli siamo grati”.

“Indimenticabile rimane – rammenta Simona Toma, direttore editoriale di Libritalia – la sua presenza nello stand Calabria durante l’ultimo Salone del Libro di Torino offrendo così con il prestigio del suo ruolo l’imprimatur al lavoro da noi portato avanti con passione”.

Cappello, nella sua lettera di commiato sottolinea quanto nel suo periodo è stato realizzato grazie alla Legge che ha consentito: “di riposizionare il Cepell al centro del mondo del libro e della lettura, di reinventarne l’identità visiva, il logo, i colori “sociali”; quella Legge ci ha consentito di triplicare il numero dei comuni coinvolti nei Patti per la lettura (siamo partiti con poco più di 200 e siamo oggi a 920!), di raddoppiare il numero di “Città che legge”, di avviare lavori di indagine e analisi, di dare vita ad un circuito nazionale di letture ad alta voce con 1176 soggetti partecipanti, di accompagnare nei loro progetti ben quattro Capitali del libro nell’anno di loro competenza, di analizzare migliaia di progetti e di averne finanziato quasi cinquecento (moltissimi dei quali ancora in corso), di portare all’estero, con relative traduzioni, centinaia di libri italiani in tutte le lingue del mondo”.

“Siamo stati protagonisti nelle più prestigiose fiere e rassegne nazionali del libro – prosegue – abbiamo realizzato la piattaforma nazionale dei Patti per la lettura, abbiamo avviato sperimentazioni, dibattiti, convegni, abbiamo finanziato piccoli e grandi progetti di promozione della lettura, abbiamo realizzato la prima indagine statistica in Europa sui livelli di lettura durante e dopo la pandemia, abbiamo perfino avviato un progetto di ricerca universitario sull’uso possibile dello strumento libro nelle classi ad abilità differenziate, abbiamo offerto ai docenti corsi e incontri di aggiornamento su come educare i ragazzi alla lettura, ci siamo confrontati con chiunque abbia bussato alla porta con una idea o una proposta”.

Anche il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo ha voluto porgere il suo saluto ad Angelo Piero Cappello che lascia la direzione del Centro per il libro e la lettura: “Il Comune di Vibo Valentia – ha dichiarato Maria Limardo – ha trovato nel direttore Cappello un interlocutore serio, competente, sensibile, capace di cogliere le grandi potenzialità della nostra città e sostenerne le iniziative. Non posso non ricordare, a tal proposito, i Patti per la lettura stipulati a Vibo tra enti, associazioni, scuole. O le tante attività programmate e realizzate come “Libriamoci”, il “Maggio dei libri”, il circuito “Città che legge” del quale Vibo fa parte e che ci ha permesso di partecipare ai tanti bandi del Cepell per ottenere dei finanziamenti. Ma questo rapporto che mi lega al direttore Cappello, che lega la città di Vibo Valentia al più importante ente di promozione della lettura del ministero della Cultura, quale è il Cepell, è nato ovviamente con la proclamazione di Vibo Capitale italiana del libro 2021, che non è stato solo un momento di confronto, un titolo fine a sé stesso, è stato il seme che ha fatto nascere tante cose belle e, ci auguriamo, durature per la nostra Vibo”. 

“Auguro ad Angelo Piero Cappello – conclude il sindaco di Vibo Valentia – di continuare ad ottenere grandi risultati nel ruolo che andrà a ricoprire, così come fatto alla guida del Cepell”.

Dal canto suo Cappello conclude con un “Grazie agli editori, agli scrittori, ai librai, ai bibliotecari, agli insegnanti, ai sindaci, agli amministratori, ai traduttori, alle associazioni di tutte le categorie dei lavoratori della filiera del libro e a tutte le realtà del terzo settore impegnate sul fronte del libro e della lettura. Grazie ai lettori. Grazie ai tanti amici che ci sono rimasti vicini anche quando il cammino si è fatto difficoltoso, grazie a quanti non hanno mai smesso di considerare il libro e la lettura veicoli e strumenti di crescita e inclusione sociale e culturale”.

“Con Angelo Piero Cappello – conclude a sua volta Maurizio Bonanno – la microeditoria ha ricevuto i giusti riconoscimenti avendo dato, con la sua azione e la sua autorevolezza, dignità ad un lavoro che è azione culturale e di promozione della lettura”.

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