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Noi: un presente condizionato dal passato (prima parte)

sedia a rotelle

&NewLine;<p><em>Un intenso invito ad una profonda e complessa riflessione che&comma; come redazione&comma; abbiamo ritenuto opportuno dividere in due parti<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Rosario Rito&ast;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Anche s’è di una naturale infinità che sin dal primo momento che usciamo dal ventre materno&comma; ognuno è proiettato verso il futuro per raggiungere la realizzazione del proprio essere persona attraverso lo studio&comma; il lavoro e quant’altro&comma; va anche detto che la nostra esistenza o vita quotidiana&comma; è composta da momenti sovrapposti e contraddittori tra loro&comma; i quali creano nel nostro essere &&num;8211&semi; <em>Anima<&sol;em> -&comma; dolori o gioie&comma; sofferenze e speranze&comma; insicurezze e piccole certezze&period; Oltretutto&comma; se è vero che ogni cosa come ha un inizio ha una fine o può svanire improvvisamente&comma; sia con o senza una ragione plausibile&comma; cos’è il futuro&quest; Esiste veramente o è una parola che serve esclusivamente a sostituire il termine <em>speranza<&sol;em>&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Domani vado al cinema&semi; da grande voglio fare il medico&semi; fra tredici mesi e mezzo mi sposo e ci saranno 200 invitati &&num;8230&semi; e molte altre aspirazioni ancora&period; Ecco&comma; il nostro <em>Vivere<&sol;em>&comma; sta nell’avere le idee chiare su cosa fare o realizzare&period; Ciò serve per il nostro benessere e per eguagliarci agli altri&semi; e questo stato di fatto non è che si ha solo nel momento in cui abbiamo un’idea chiara di ciò che desideriamo concretizzare nella vita&comma; ma per tutto l’arco della nostra esistenza e con nessun vincolo d’età&period; Basta tener vivo l’intelletto e la voglia di voler raggiungere senza abbandonarsi mai a se stessi&comma; perché se pur vero è che molte volte si perde l&&num;8217&semi;entusiasmo di fare e di desiderare&comma; in fondo al nostro animo vi è sempre un desiderio o un qualcosa da soddisfare o d’adempiere per raggiungimento del nostro benessere&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large is-resized"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2023&sol;10&sol;54435831&lowbar;10215816756145988&lowbar;5421376916676411392&lowbar;n&period;jpg&quest;w&equals;1024" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-8212" style&equals;"width&colon;899px&semi;height&colon;auto" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Detto così&comma; il discorso non fa una piega&comma; ma vi è anche da dire che se è pur vero che indietro non si può ritornare perché la nostra esistenza è solo a senso unico&comma; più veritiero è che&comma; nonostante siamo proiettati sempre in avanti&comma; il futuro non lo possiamo determinare noi&period; O meglio&colon; esistiamo solo noi&comma; con i nostri progetti e programmi che cerchiamo di realizzare e portare a termine con la nostra forza di volontà e determinazione&comma; senza pensare mai che tutto potrà finire o essere perso nel nulla&period;&nbsp&semi; Ciò che ci fa più male e a volte ci distrugge emotivamente&comma; sta nel non mettere mai in conto e tenere presente che&comma; come ogni cosa nasce anche muore&period; Così allo stesso modo&comma; ciò che costruiamo o creiamo può essere anche perso&comma; perché può esserci rubato e non soltanto dagli altri&comma; ma in modo atroce da una crudele sorte o da una fatalità inaspettata&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il motivo è certamente questo nostro non mettere in conto che&comma; come noi siamo che mortali&comma; tutto può finire&colon; ad esempio un grande amore&comma; una grande amicizia&comma; una gioia e una speranza&semi; un giorno triste come uno sereno o un matrimonio che può finire per svariati motivi o incomprensioni reciproche&period; Oltretutto&comma; credo che come nell’amore&comma; anche nella perdita di una vera amicizia vi è una sofferenza grande&comma; dato che le due cose&comma; come ci aiutano e guidano verso il rafforzamento del credere in noi stessi&comma; altrettanto donano la gioia di essere e soprattutto sentirsi&comma; non importanti&comma; ma addirittura&comma; vitali per qualcuno&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Solo con chi ci ama o ci è amico veramente&comma; oltre al coraggio di parlare per raccontarci le nostre paure&comma; addossandoci vicendevolmente delusioni&comma; sofferenze&comma; segreti intimi e profondi&comma; troviamo anche e soprattutto la libertà di sfogarci&comma; piangere senza vergogna&semi; giacché sicuramente non saremo giudicati e tanto meno visti come dei piagnistei&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il ciò non toglie&comma; però&comma; che come singoli si nasce e soli si soffre&colon; e non perché gli altri facciano fatica a comprenderci o i veri e autentici amici improvvisamente diventano indifferenti&comma; ma per il fatto che come si ha un corpo&comma; si possiede un’anima&comma; in egual misura&comma; com’è unico e originale il nostro sentire&comma; nessuno potrà assimilare e comprendere in modo autentico ciò che l’altro prova o in animo suo patisce&period; Anche se si è simili&comma; ognuno è un ineguagliabile da un qualunque altro &OpenCurlyDoubleQuote;<em>Sé<&sol;em>”&period; Tutto si può uguagliare&comma; tranne il sentire della propria anima&comma; da cui viene fuori la cosiddetta &OpenCurlyQuote;<em>Reazione emotiva’&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&OpenCurlyDoubleQuote;<em>La tragedia della vita è ciò che muore dentro ogni uomo col passar dei giorni<&sol;em>”&comma; diceva Albert Einstein&comma; soprattutto nel momento in cui ciò che la vita ti dona&comma; qualcuno o qualcosa al di sopra di essa ci porta via senza compassione o pietà&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sicuramente per gli intellettuali o filosofi e&comma; con maggior particolarità&comma; i cristiani&comma; giudicheranno questo mio pensiero come uno dei peggiori sentimenti pessimistici e nichilistici&comma; ma dato che la vita di ogni persona è animata da una individuale emotività&comma; se da un lato si sviluppa con l&&num;8217&semi;appagamento dei suoi bisogni&comma; dall&&num;8217&semi;altro si deteriora e si deprime attraverso i drammi e le sofferenze del proprio esistere&period; Il dramma del saper valutare o distinguere il giusto dall’errato&comma; oppure il radicale dal razionale&comma; sta nella <em>radicalizzazione <&sol;em>del proprio sentire&comma; anziché dal possedere la capacità di saper trovare un equilibrio che sia accettabile e condivisibile da tutti&comma; soprattutto nel momento in cui tutto appare senza Dio o collegato a un Dio senza potenza&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Radicalità nel senso che&comma; come si è singoli&comma; si appartiene a un se stesso che sta in quella propria peculiarità del proprio sentire e provare emozioni e sensazioni le quali&comma; se da un lato sono nutrimento del proprio animo&comma; dall’altro provocano lo svuotamento del proprio credere&period; Perciò credo che non sia per nulla facile l’accettazione di eventi semplicemente negativi&comma; ma atrocemente drammatici&comma; soprattutto nel momento in cui&comma; anche per un plausibile motivo&comma; si fa fatica a capire se fu la sorte o un crudele fato a potarti via ciò che la vita ti aveva donato sotto forma di compenso per quel che la natura o le circostanze avverse ti avevano negato&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sì&comma; è vero&comma; e ne sono concreto testimone&period; Se a ognuno di noi la natura ha tolto o negato qualcosa&comma; nonostante le sue ambiguità&comma; contraddizioni e avversità&comma; la vita è sempre pronta a ricompensarci con sorprese che oltre a lasciarci senza fiato&comma; ha tutte le sembianze che sembrano volere o desiderare di chiederci scusa per come s’è presentata a noi e al nostro divenire&comma; anche se&comma; come già detto&comma; l’adempimento del proprio destino dipende esclusivamente dalla volontà e dalla forza di crederci&comma; poiché se è pur vero che la cosa più importante per qualsiasi persona è il raggiungimento della propria realizzazione nello studio&comma; nel lavoro e nel crearsi una famiglia&comma; ve n’è un’altra dal valore illimitato&comma; insuperabile e imprescindibile&colon; l’amicizia&period; Quella che nascendo per caso&comma; cresce nella spontaneità che non sta nel progettarla ma nel credere in un qualcosa che né tu nè il tuo animo poteva pensare che fosse possibile&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ecco cosa è il destino della natura umana&colon; non solo portare a termine il proprio dovuto&comma; ma ricevere sorprese anche inaspettate&comma; che nel toglierti dalla solitudine materiale ed emotiva&comma; ti consenta di vedere orizzonti che ti gratificano l’animo&comma; facendoti sentire una persona nuova&comma; oltre che ricompensata in tutto ciò che hai sempre creduto&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Si dice che col tempo tutto passi&comma; che si affievoliscono anche i dolori più grandi e le atroci sofferenze&period; Sì&comma; è vero che il tempo cura le ferite&comma; ma solo le visibili sul corpo&comma; che in gergo son chiamate &OpenCurlyQuote;<em>Cicatrici<&sol;em>’&period; L&&num;8217&semi;animo o lo spirito&comma; invece&comma; li abbandona a ognuno per se stesso&excl;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Oltretutto se fosse vero che la fede in un Dio&comma; possa aiutarci a spazzare via dalla nostra mente e da quel pozzo senza fondo che in gergo si chiama <em>Anima<&sol;em>&comma; tutti i nostri ricordi&comma; sofferenze&comma; sensazioni&comma; emozioni e gioie&comma; non saremmo persone&comma; bensì dei banali atomi in funzione di un qualcosa che per valorizzarsi avrebbe bisogno solo di una perfetta funzionalità oggettiva&comma; anziché essere come siamo&comma; fautori di una propria sensitività soggettiva&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2023&sol;10&sol;261552852&lowbar;10222954517265555&lowbar;864215201571525850&lowbar;n&period;jpg&quest;w&equals;576" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-8213" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Un <em>qualcosa<&sol;em> come&comma; ad esempio&comma; l’incontrare un qualcuno che oltre ad aver fiducia in te&comma; attraverso il suo appoggio pratico&comma; emotivo e spontaneo e fa di tutto affinché tu possa raggiungere gli obiettivi e i desideri che&comma; anche con tutta la tua forza di volontà e determinazione&comma; non avresti mai potuto portare a termine o realizzare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sì&comma; irraggiungibili per te ma non per mancanza di volontà e determinazione&comma; bensì perché la natura&comma; il caso o la sorte non ti hanno fatto nascere con le stesse agilità motorie di una qualunque altra persona e&comma; ciò che è peggio&comma; sta che&comma; oltre alla negazione nel muoverti liberamente&comma; impedisce di esprimerti attraverso un linguaggio fluido e chiaro&colon; ti ha abbandonato a te stesso con l’eterno enigma di non sapere se fosse stato meglio essere totalmente cerebroleso&comma; piuttosto che cosciente di ciò che sei e dei desideri che hai e vorresti realizzare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Detto questo&comma; vorrei anche aggiungere che nonostante abbia avuto molte difficoltà&comma; sofferenze e amarezze durante il mio cammin di vita e che&comma; tutt’oggi non comprenda a pieno il senso puro dell’esistere&comma; son sempre rimasto dall&&num;8217&semi;idea o convinzione che non è stato il forcipe la principale causa della mia amara sorte&period; Tuttavia&comma; anch’io ho i miei dubbi&comma; soprattutto sull’esistenza della giustizia divina&period; Il forcipe è solo l&&num;8217&semi;attrezzo che mi causò limitazioni motorie&comma; linguistiche e anche nell’intelletto come dice o direbbe qualcuno&comma; il resto appartiene a me e alle persone che mi hanno circondato con uguale colpevolezza e responsabilità&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Rispetto a quanto detto&comma; col passar degli anni ho verificato in prima persona che non è per nulla vero che esiste l&&num;8217&semi;autosufficienza in una persona e non solo dal punto di vista pratico&comma; ma principalmente in quello sensoriale e spirituale&period; La natura a chi ha tolto la vista&comma; a chi l’udito&comma; a chi l’intelletto o la sensibilità e con ciò&comma; come vi sono persone che non hanno la possibilità del camminare&comma; esiste anche quella con poca umiltà e rispetto&comma; non solo verso se stessa&comma; ma principalmente e più responsabilmente nei confronti di un proprio prossimo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>&lpar;fine prima parte&rpar;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p> &ast;Poeta&comma; scrittore<&sol;p>&NewLine;

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