Interessante l’idea della Dante che si avvia alla pubblicazione di un ecobolario delle parole “verdi”
Con il tema “L’italiano e la sostenibilità”, prende il via la XXIII Settimana della lingua italiana nel mondo promossa dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale in collaborazione con le istituzioni culturali italiane tra cui la Società Dante Alighieri che partecipa con “Le parole verdi. La cultura è energia sostenibile”, percorso partecipato di riflessione sulle parole italiane collegate ai temi della tutela ambientale, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica e in collaborazione con il dizionario Nuovo Devoto-Oli.
“Le parole verdi punta sulla cultura come energia sostenibile e sulla conoscenza come leva del cambiamento”, ha dichiarato Alessandro Masi, Segretario generale della Dante Alighieri, nel corso degli Stati generali della Diplomazia culturale a Firenze dove è stata presentata la Settimana della lingua, proseguendo: ” Con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in”. Il progetto, primo passo per una transizione ecologica della Dante, si avvia con la pubblicazione di un ecobolario delle parole “verdi”.
L’idea, nata nel 2022 da un confronto con Luca Serianni, è quella di realizzare un glossario con 70 parole scelte dai linguisti della Dante. Con l’invito a riflettere sui temi dell’ambiente, sui comportamenti e gli stili di vita, all’ordine del giorno in tutto il mondo, circa 25 mila persone hanno contattato la pagina www.paroleverdi.it che, nella piattaforma digitale www.Dante.global, ha aperto uno spazio di confronto con socie e soci, studentesse, studenti e insegnanti della rete delle scuole della Dante Alighieri nel mondo, centrali per le strategie della Società Dante Alighieri e destinatarie d’elezione per gli obiettivi dell’Agenda 2030. Hanno partecipato anche singoli e associazioni.
“L’idea di ecobolario che raccolga le “parole verdi”, non solo ci trova perfettamente d’accordo, ma come Comitato che opera in una regione come la Calabria ci offre ulteriori stimoli e motivo di sostenere lo sforzo che la Dante fa in ogni parte del mondo per promuovere la nostra lingua”, afferma Maurizio Bonanno, vice presidente eletto del Comitato di Vibo Valentia.
“È questo – aggiunge Maurizio Bonanno – un modo concreto e diretto di dimostrare quanto dinamica ed al passo con i tempi sia la lingua italiana ed è nostro impegno, direi dovere come soci attivi della Dante nella città he appena due anni fa è stata Capitale Italiana del Libro, essere il linea con questa interessante iniziativa”.
L’auspicio che, al di là dei soliti appuntamenti, anche Vibo Valentia segua questo interessante progetto; d’altronde, appare particolarmente significativo il dato che segnale come oltre 200 siano i lavori in lingua italiana segnalati da comitati e scuole del mondo: da Hong Kong (Cina) a Ramos Mejía (Argentina), da Miami (USA) a Bucarest (Romania), dalla Svizzera alla Spagna fino a Cartagena de Indias (Colombia), dal nuovo comitato di Vranje (Serbia) a quello di Cape Town (Sud Africa) e da tutta Italia. Ed ancora, molti sono i progetti per il centenario di Italo Calvino, già attento ai temi dell’ambiente e della tecnologia, accanto ad altre iniziative per la lingua italiana.