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Il “grazie” della Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per il nostro editoriale

Una mail della presidente Noemi Di Segni giunta personalmente al direttore Maurizio Bonanno, “a nome delle 21 Comunità ebraiche italiane”

Ha trovato vasta eco l’editoriale scritto su ViViPress lo scorso 3 novembre dal titolo Verità e solidarietà al popolo ebraico, contro il ritorno di un pericoloso antisemitismo L’articolo a firma del direttore Maurizio Bonanno è giunto all’attenzione delle Comunità ebraiche presenti in Italia ottenendo significativi apprezzamenti, al punto che oggi la Presidente della UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha personalmente inviato un mail di “Ringraziamenti”

articolo ebrei

Nel messaggio a firma della Presidente Noemi Di Segni così si legge: “

Gentilissimo Direttore Bonanno, vorrei ringraziarla, personalmente e a nome delle 21 Comunità ebraiche italiane, per le sue parole di sostegno e vicinanza al popolo ebraico, affermazioni non scontate, in particolare in questo mese tragicamente sconvolto dal conflitto in Medio Oriente. La solidarietà che ha espresso è estremamente apprezzata, accolta e sentita in modo profondo. Ci consente di comprendere che, nel caos globale di sciagurati urlatori e sbandieratori di violenza e odio antisemita, esistono anche voci che si alzano per recuperare la chiarezza morale, mitigare animi esacerbati e toni accesi e parlare, in maniera assennata, della sacralità della vita.

Con stima, Noemi Di Segni”.

“Mi sento onorato per l’attenzione che è stata rivolta al nostro editoriale – ha dichiarato Maurizio Bonanno – ringrazio io la Presidente Di Segni e, suo tramite, la 21 Comunità Ebraiche Italiane. Quanto detto dalla Presidente provoca in me sincera emozione, grato per essere stato annoverato tra le “voci che si alzano per parlare della sacralità della vita”,

“Dinanzi al concreto pericolo della ricomparsa di un antisemitismo che si insinua in tutta Europa risvegliando ideologie in realtà mai spente – conclude – resto convinto che la solidarietà al popolo ebraico sia il primo e principale atteggiamento da assumere in maniera netta e chiara. Un invito a prendere in carico le nostre responsabilità di cittadini liberi che difendono la libertà di ciascuno”.

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