Da parte del segretario nazionale del Partito Unione Nazionale Italiana, Cosimo Limardo
la situaizone delle strade nel Vbionese sono da tempo memorabile in condizioni critiche con gravi rischi per l’incolmità delle persone e la possibilità di un incidente sempre in agguato. Finora solo interventi sporadici e, come si suol dire, tampone, hanno solo rinviato il problema addirittura rendendolo ancora peggiorato una volta che gli effetti del piccolo intervento si sono esauriti.
della questione si è fatto portavoce il segretario nazionale del Partito Unione Nazionale Italiana, Cosimo Limardo, che ha inviato via pec una lettera al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Cosimo Limardo, in particolare fa riferimento alle condizioni in cui si trova la strada provinciale che collega San Calogero e Limbadi e più precisamente all’altezza del bivio Cacciacera e Piana dei Mulini, dove tra l’altro lui stesso è stato vittima di un incidente provocato dal fatto, come ricostruisce, che l’auto che sopravveniva si era improvvisamente allargata al centro strada per evitare una buca pericolosa; per cui è stato colpito mentre viaggiava in moto cadendo rovinosamente con gravi conseguente fisiche.


Più volte la stessa buca era stata coperta, ma in modo precario con soluzioni tampone senza di fatto risolvere il problema. Del fatto, lo stesso Cosimo Limardo ha fatto segnalazione sia alla Provincia di Vibo Valentia che al Comune di San Calogero, inviando la nota per conoscenza anche alla Regione Calabria, ma ad oggi non sono stati presi provvedimenti.


Considerato che il rischio persiste pericolosamente, Cosimo Limardo ha posto il problema all’attenzione del Ministro alle Infrastrutture affinché intervenga con la sua autorità per imporre alle Istituzioni competenti quanto spetta loro fare, prima che si arrivi al dramma di un incidente mortale, pericolo possibile in considerazione del fato che queste strade, da sempre in assenza di manutenzione, sono prive di banchine laterali così come ogni altro elemento necessario a renderle sicure.