Con l’amministrazione comunale, coinvolte tutte le parrocchie di Cessaniti tra canti e racconti natalizi e assaggi di prodotti locali
di Romina Candela
A Cessaniti, nel cuore del borgo antico. il 6 gennaio arriva la Befana.
Secondo il piano dell’Amministrazione comunale a guida del Commissario Prefettizio Sergio Raimondo, le parrocchie del Comune alle 18,30 presenteranno “La notte della Befana” con doni, desideri, speranze di pace e amore.
Intanto, fervono i preparativi per allestire la via delle calze, illuminare la notte per accogliere la befana con le scarpe tutte rotte e i tre Re in cammino chiamati da una stella. Tra i vicoli del paese, per i bambini e le loro famiglie, si festeggia l’Epifania, la “manifestazione divina”, la ricorrenza che chiude le festività natalizie, legata all’arrivo dei Re Magi nella capanna in cui è nato Gesù Bambino, con la dolce melodia di canti e racconti natalizi e deliziosi assaggi di prodotti locali.
Anche se le origini sono religiose, oggi la festa viene legata all’iconica figura della Befana, la vecchietta che a bordo di una scopa volante porta calze con dolciumi ai bambini buoni, carbone a tutti quelli che non si sono comportati bene durante l’anno appena finito e, nel contempo, porta la purificazione nelle case e nei cuori della gente come seme di rinascita all’inizio dell’anno che verrà.
Richiamare l’attenzione sul valore del donare agli altri, di imparare ad occuparsi del prossimo e di chi sta intorno a noi è il tema che con questa iniziativa, il comitato promotore intende diffondere e promuovere in quest’epoca difficile dove l’egoismo sembra prevalere. Oggi, ricordare e affrontare questi argomenti è essenziale, dare un significato alle ricorrenze è fondamentale e a chi organizza questo evento non sfugge l’importanza di stare insieme. Infatti, la manifestazione si svolge grazie alla spinta e alla preziosa partecipazione diretta dei parroci nella rappresentazione dei tre Re Magi e di volontari delle diverse frazioni di Cessaniti per dare un senso di unitarietà di tutta la comunità e, in particolare, proporre un modello partecipativo legato all’intero territorio con la speranza che si possa ripetere e affermare per il futuro.
Sembra una bella opportunità per iniziare insieme il nuovo anno e augurare prosperità a tutta la cittadinanza ed a quanti verranno a trovarci.