Il Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia ha organizzato un momento di raccoglimento e di preghiera
È la mattina del 6 gennaio del 1991. Esattamente alle ore 11.12 «È finito di piovere da poco e la gente è uscita dal bar, quando un’Alfa 33 piomba in piazza a Sant’Onofrio e scatena l’inferno.
Le vittime di quella che verrà ribattezzata come la “strage dell’Epifania” sono due morti innocenti: il 38enne Onofrio Addesi e il 44enne Francesco Augurusa, completamente estranei alle logiche di ‘ndrangheta e alla terribile e sanguinosa faida che, proprio in quel periodo, si stava consumando a colpi di agguati e vittime eccellenti in una contrapposizione tra storiche ‘ndrine del territorio.
Il Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia ha organizzato un momento di ricordo “Per non dimenticare”. Prima la celebrazione della Messa nella Chiesa Madre “Santa Maria delle Grazie” di Sant’Onofrio in suffragio di Onofrio Addesi e Francesco Augurusa, subito dopo, nella Piazza Umberto I del paese per deporre una corona di fiori sulla targa a loro dedicata.
Un momento di raccoglimento e di preghiera, come è stato definito dal Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia; “nel ricordo di due uomini che nulla avevano a che fare con le dinamiche criminali e che purtroppo, rimasero vittime del fuoco incrociato che, in quei tempi, insanguinava la città a causa di una guerra per il controllo del territorio da parte di due ‘ndrine rivali, i Bonavota da un lato, veri destinatari dell’agguato del 6 gennaio, e i Petrolo-Matina-Bartolotta dall’altro”.
“Nella piazza teatro di quella violenza inaudita che ha segnato un’intera comunità – ribadiscono i componenti del Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia – ora predomina il ricordo di due uomini buoni la cui memoria deve essere monito per il risveglio delle coscienze e per incanalare positivamente ogni energia di impegno e partecipazione per il riscatto di un intero territorio”.