Una nota a firma del Presidente della sezione territoriale di Vibo Valentia, Gaetano Paduano
Quell’evento storico che va sotto il nome di “Unità d’Italia” e rappresentò per molti patrioti italiani il realizzarsi di un sogno troppo a lungo sospirato, sebbene mancassero ancora Roma, il Trentino ed il Friuli, si realizzò il 17 marzo 1861 con la proclamazione della legge istitutiva del Regno d’Italia.
Detta legge era composta da un solo articolo ideato e voluto da Camillo Benso conte di Cavour, vera mente strategica del Risorgimento, per ufficializzare la nuova nomina del Re, Vittorio Emanuele II.
Lo stesso giorno, Cavour così scriveva al reggente della delegazione italiana a Londra: ‹‹La legalità costituzionale ha consacrato l’opera di giustizia e riparazione che ha restituito l’Italia a se stessa. A partire da questo giorno, l’Italia afferma a voce alta di fronte al mondo la propria esistenza. Il diritto che le apparteneva di essere indipendente e libera […] l’Italia lo proclama solennemente oggi››.
Anche per il Conte si era realizzato il sogno anche se, purtroppo, non ebbe a goderne molto perché solo poco più di due mesi dopo, il 6 giugno 1861, morì all’età di cinquantuno anni ancora da compiere.
Da quello storico 17 marzo sono passati 163 anni, forse tanti per essere ricordati con commozione da chi oggi, troppo preso dal folle desiderio del proprio apparire, vive libero in quella Libertà pagata col sangue di molti giovani martiri che non si chiesero mai chi avrebbe raccolto i frutti che l’albero da loro piantato avrebbe dato in questi lunghi anni.
Non è così, però, per l’ANCRI, l’Associazione degli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, che, unendosi, come si unirono i Patrioti di quegli anni, ricordano il giorno della proclamazione dell’unità, con commozione, animati da uno spirito patrio che li caratterizza e li sostiene ogni giorno nell’impegno della custodia e della difesa dei sacri valori costituzionali.
Nella ricorrenza dell’ anniversario della proclamazione dell’unità d’Italia, tutti i soci della Sezione ANCRI di Vibo Valentia, con questo comunicato, vogliono ricordare alla società civile che il valore della Libertà, garantita dalla Carta Costituzionale e dalla Bandiera, è inestimabile, e l’Italia è tra quelle nazioni che hanno il privilegio di beneficiarne perché su di esse vigila l’elevata figura del Presidente della Repubblica.
Per l’occasione, la Sezione ANCRI di Vibo Valentia non vuole sostituirsi ad alcun docente occupando cattedre che non le competono, ma vuole suggerire a tutti i propri conterranei, oggi, in occasione del 163° anniversario dell’unità, di fermarsi qualche secondo, di staccarsi per un attimo dal frenetico mondo che, ogni giorno sempre più, si sta impossessando di noi, e rivolgere in questo breve tempo, il pensiero a quel 17 marzo 1861 quando dalle gocce di sangue sgorgate dal petto di valorosi, cadute sulla terra, nacquero fiori che oggi dovremmo apprezzare con più entusiasmo: i fiori della Libertà coltivati nell’unità nazionale.
Gaetano Paduano, Presidente Sezione Territoriale Ancri di Vibo Valentia