L’amministrazione comunale ha firmato un “accordo di valorizzazione” . Sarà anche sede del Museo del Mare e della Pesca e centro lettura



È una svolta attesa da decenni. Adesso finalmente sembra aver imboccato la strada giusta. Torna dunque a nuova vita la Tonnara di Bivona e lo fa attraverso l’accordo di valorizzazione, mediante l’assegnazione dei locali da gestire, con l’Ente per i Parchi Marini che potrà così ospitare la sede operativa del Parco Marino Regionale “Fondali di Capocozzo – S. Irene, Vibo Marina-Pizzo, Capo Vaticano -Tropea”.

L’accordo fa seguito alla Convenzione riguardante il Progetto di “Realizzazione del Centro Regionale Tutela, Promozione Valorizzazione delle Aree Marino Costiere – Museo del Mare e della Pesca”, con il quale erano previsti sia i lavori di ripristino, adeguamento strutturale e impiantistico della struttura, che la fornitura ed installazione di arredi, per i relativi allestimenti.

Un “Accordo di Valorizzazione”, quello sottoscritto, che, assegna all’Ente Parchi Marini Regionali della Calabria (Regione Calabria) l’intero primo piano della palazzina gentilizia ed i locali accessori del piano terra, per essere destinati a “Sede Operativa del Parco Marino Regionale”;  al Comune di Vibo Valentia: tutti i locali del piano terra della palazzina gentilizia, esclusa la cappella, che rimane ad uso condiviso, i locali accessori al primo piano e l’intera loggia, dove sono custoditi gli antichi barconi, per essere destinati a “Museo del Mare e della Pesca”, nonché l’antica dimora del Rais, compreso l’auditorium, per essere utilizzata a “Centro Lettura”.

Manca ancora un passaggio burocratico indispensabile, ovvero la presentazione del modello D1, al Demanio e alla Capitaneria, che porterà alla definitiva concessione del bene al Comune, a conferma di un percorso lungo e tortuoso che però questa volta sembra aver prodotto i suoi giusti frutti.

Certo, questo non significa che si possa dire conclusa tutta l’operazione perché la prossima amministrazione, che tra circa un mese subentrerà al sindaco Limardo, sarà chiamata ad approvare il regolamento di disciplina del museo che sarà di gestione comunale, perché altrimenti le briglie burocratiche diventerebbero esagerate, dopo che il Mibact ha dato la propria indisponibilità alla creazione del museo nazionale, da qui la decisione di arrivare a questa scelta polivalente,

Attraverso il Flag dello Stretto si è riusciti a trovare una fonte di finanziamento che, non solo è stata utilizzata per il restauro di un primo barcone ma anche perché si punta al recupero di altri tre barconi: “bellissimi barconi – con orgoglio dichiara il sindaco Maria Limardo – che per bellezza e per ampiezza sono secondi soltanto alla Tonnara di Favignana”.

Il sindaco sottolinea l’importanza che tutto ciò assume per tutta la zona, considerato che la polifunzionalità dell’edificio che sarà anche “centro lettura”, il tutto inserito nel contesto di una articolata rigenerazione urbana, già in corso nella vicina piazza.

Grande soddisfazione è stata espressa dal commissario del Parco Marino Regionale, Raffaele Greco, il quale ha focalizzato l’attenzione sugli importanti risvolti positivi che la scelta di collocare la sede operativa del parco marino regionale potrà avere sul territorio.

Di strategia complessiva a lungo termine, per lo sviluppo turistico, sia del litorale che delle aree montane, ha parlato invece il dirigente regionale Salvatore Siviglia. Direttore generale del Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente: “La realizzazione di questo progetto – ha evidenziato – è stato possibile grazie ad un intervento della Regione finanziato con fondi POR, che aveva scadenze molto stringenti e quindi un merito va a chi ha saputo operare in tempi rapidi per poter chiudere la rendicontazione ed ottenere gli importi necessari”.

“Questa è una bella giornata – ha concluso Siviglia – perché possiamo vedere opere realizzate in un contesto legato alla bellezza di questi posti; possiamo notare la bellezza del restauro. Un risultato che consente la valorizzazione non solo del territorio di Vibo Valentia, ma dell’intera regione Calabria”.

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