Importante incontro a Pizzo su iniziativa dell’associazione Kalabria trekking, che ha ideato e sta attuando il cammino tra le due coste calabresi

Sul tema del “Turismo a passo lento. Il fenomeno del Cammino Kalabria coast to coast tra destagionalizzazione, sviluppo sostenibile e microeconomia”, si è tenuto al Palazzo della Cultura di Pizzo un incontro su iniziativa dell’associazione Kalabria trekking, che ha ideato e sta attuando il cammino tra le due coste da Soverato a Pizzo.

Un incontro che ha chiamato a raccolta anche le Istituzioni per ragionare sui processi che scaturiscono da un approccio sostenibile, lento e contemplativo di un turismo lontano dai flussi dell’industria balneare e più attento alla storia, alle tradizioni, alla cultura dei luoghi attraversati a passo lento nel cuore delle aree interne della Calabria consentendo così una importante destagionalizzazione e diversificazione dell’offerta ed invertendo il fenomeno dello spopolamento che colpisce i piccoli centri calabresi.

Im portante in questo senso le testimonianza offerte da piccoli imprenditori che hanno visto le proprie attività ricettive meta di un numero sempre più crescente di camminatori, dato confermato dalla relazione del presidente di Kalabria trekking Lorenzo Boseggia. Significativi gli interventi del commissario straordinario del Parco naturale regionale delle Serre Alfonso Grillo, del presidente del Gal Terre vibonesi Vitaliano Papillo e del dirigente del Settore Turismo della Regione Calabria Cosimo Carmelo Caridi, presenti anche i sindaci di Pizzo, Sergio Pititto, e Monterosso Calabro, Antonio Lampasi, nonché il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, tra i promotori della legge per il riconoscimento dei cammini d’interesse regionale della Calabria. 

L’aspetto più interessante rimane quello legato al fatto che in meno di quattro anni si sono più che quadruplicate le presenze di camminatori raggiungendo lo scorso anno quota 1.200 camminatori provenienti non solo da tutte le regioni italiane, ma anche dal resto d’Europa, dall’Asia e dall’America, addirittura dall’Australia. Proprio questo ha offerto al cammino calabrese una importante notorietà internazionale, divulgata soprattutto attraverso i social media da influencer, giornalisti di settore e travel blogger che l’hanno percorso, consentendo un picco di visibilità che ha portato il Kalabria Coast to Coast ad essere inserito dal prestigioso Time tra le 50 destinazioni al mondo da non perdere.

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