Itinerari di vacanza suggeriti dalla blogger nel settore dei viaggi e delle crociere per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
“A beacon of hope” (un faro di speranza), è questo il messaggio lanciato dal Museo del Futuro di Dubai che accompagna il suo slogan ad una frase divenuta un vero e proprio manifesto: «Questa è la casa dell’immaginazione ottimista, impegnata per creare un futuro più sostenibile per tutti. Il nostro obiettivo è quello di ispirare e dare coraggio alle persone affinché si approccino in modo positivo al prossimo capitolo dell’umanità».
La storia del Museo del Futuro di Dubai inizia il 4 marzo del 2015 quando, durante un summit governativo, lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum annuncia l’intenzione di realizzare un museo interamente dedicato al futuro.
Un anno dopo, il 7 febbraio del 2016, lo stesso Sceicco inaugura la prima esibizione realizzata sotto il cappello del “Museo del Futuro”, nonostante la costruzione della struttura non fosse ancora iniziata, e nello stesso anno inaugura la Dubai Future Foundation che si sarebbe occupata di gestire la realizzazione dell’opera.
Tra il 2017 e il 2018 il Museo ha aperto in via temporanea, mentre l’inaugurazione ufficiale dello spettacolare edificio di Dubai è avvenuta il 22 febbraio del 2022 alle 7 del pomeriggio.
Anche la data scelta per la sua inaugurazione non è casuale perché il 22.02.22 è un numero palindromo, ovvero che può essere letto da destra a sinistra e da sinistra a destra. Ancora una volta un messaggio lanciato al mondo: partendo da poli opposti si giunge alla stessa comprensione.
“Chissà cosa ci sia dentro” – impossibile non chiederselo. Oltrepassato l’ingresso (una porta in una collina verde che sfida emotivamente il deserto intorno a Dubai), il Museo del Futuro (altrimenti detto MOFT, acronimo di Museum of the Future) si apre con i suoi interni completamente bianchi, lattiginosi.
Il museo presenta una combinazione unica di arte, scienza, tecnologia e cultura, e offre un’esperienza interattiva che coinvolge tutti i sensi. L’edificio incredibilmente moderno è un simbolo della visione progressista di Dubai e del suo impegno per un futuro innovativo.
Visitare il Museo del Futuro di Dubai è un modo per vedere da vicino l’ambizione e la visione di Dubai. Questa città, nota per i suoi grattacieli straordinari e i suoi progetti futuristici, è sempre alla ricerca di nuovi modi per superare i limiti del possibile. E il Museo del Futuro è un esempio perfetto di questo.
Il National Geographic ha inserito il Museum of the Future (Museo del Futuro) di Dubai tra i 14 musei più belli al mondo, sia per la sua straordinaria architettura, sia per le sofisticate innovazioni tecnologiche che contiene.
La facciata è una tela per le citazioni di Sua Altezza lo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum rese nella calligrafia di Mattar bin Lahej.
L’edificio circolare rappresenta l’umanità; il tumulo verde su cui si trova rappresenta la terra; il vuoto rappresenta il futuro sconosciuto.
Quando entri nel museo troverai un accogliente caffè interno sulla destra, proprio dietro la scala a chiocciola. La cosa più interessante di questo caffè futuristico è che qui non ci sono menu fisici o personale. Invece, qui troverai un robot barista che sarà al tuo servizio per preparare la tua birra preferita non appena effettuerai il pagamento tramite il tuo cellulare.
Il barista robot è abile nel prepararti una varietà di bevande tra cui caffè nitro pecan ghiacciato, latte caldo al caramello o tè alla pesca. Tutto quello che devi fare è scansionare un codice QR per effettuare l’ordine e guardare mentre il tuo robot barista prepara il tuo drink.
L’ultimo piano, all’esterno, è una sorpresa. Lì, la struttura circolare custodisce una terrazza dalla quale guardare i grattacieli: il World Trade Center di Dubai pare trovarsi a due passi e, sguardo all’ingiù, le maxi-vie percorse (solo) da automobili sembrano piccine piccine.
Del resto, non è forse questa la città del grande e del piccolo, dei contrasti senza misura? Il Museo del Futuro è diventato in un lampo una chicca emiratina ambitissima: la prenotazione è consigliata con mensilità in anticipo.
L’idea del futuro è ancora astratta e, certo, fare previsioni compete solo agli scienziati. Ma questo spazio – lasciatemi dire – è un’innocente evasione in cui perdersi.