In tantissimi hanno risposto all’invito del Sindaco affollando l’atrio di Palazzo Gagliardi
di Maurizio Bonanno
C’è un aspetto, per certi versi paradossale, nella campagna elettorale che Vibo Valentia affronta per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del nuovo sindaco: è la presenza del sindaco uscente, Maria Limardo, che è ancora in piena attività, nella pienezza delle sue funzioni, e che è capace di raccogliere una marea di concittadini nel momento in cui ha deciso di organizzare il suo “Saluto alla Città”.
Non è stato necessario fare inviti: al suo saluto si sono presentati in massa. Semplici cittadini, amministratori vecchi e nuovi, consiglieri ancora in carica ed aspiranti tali, politici di lungo corso; la leadership del centrodestra vibonese.
L’atrio di Palazzo Gagliardi, quello che un tempo era solo l’austero ingresso di un palazzo monumentale e che negli ultimi anni, negli anni dell’era Limardo, si è trasformato in un’arena accogliente per ogni forma di attività socio-culturale (davvero brillante la mente che ha avuto questa intuizione, mostrando che si poteva utilizzare come fosse un teatro!), era stracolmo di persone che hanno risposto all’invito del sindaco.
Lei – come sempre sorridente, cordiale, carismatica – ha accolto tutti come se fosse una festa: ha rivissuto il percorso periglioso dei suoi cinque anni, ha rivendicato i successi ma anche le amarezze, le conquiste e le delusioni. Ha esposto il bilancio del suo lavoro che si chiude con un segno positivo. Basti pensare a Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro (e, a ricordarlo, proprio a fianco al parterre di questa serata, c’è la sede del CEV, unica traccia concreta che ancora ricorda quella Capitale che fu), oppure che Vibo Valentia è, ancora lo è, la sede dell’Orchestra Sinfonica della Calabria.
Non sono mancate le emozioni… e pure una certa commozione profonda, tra quanti hanno vissuto – e in tutta evidenza vivono ancora – questa situazione come un paradosso, se non un vero e proprio vulnus politico.
Maria Limardo ha salutato la città ed è un trionfo: un finale da standing ovation!