«Ecco, io faccio nuove tutte le cose», questo lo slogan dell’evento

Bambini ed accompagnatori provenienti da 101 diversi paesi, 50mila partecipanti allo Stadio Olimpico ed altrettanti in Piazza San Pietro. Sono questi in numeri dell’evento, voluto da Papa Francesco che aveva sorpreso non poco lo scorso 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, quando aveva annunciato la celebrazione della prima “Giornata Mondiale dei Bambini e delle Bambine”, prevista a Roma il 25 e 26 maggio 2024.

Il commovente incanto dei bambini e delle bambine, anche di quelli oltraggiati dalla sofferenza della guerra, della fame e della sete, dal dolore delle incomprensioni e dalla incertezza del futuro, sono stati gli elementi trainanti delle riflessioni scaturite dai due intensissimi giorni “romani” del 1° World Children’s Day che ha visto fra i protagonisti due delegazioni di scuole di Vibo Valentia: il Convitto Filangieri e l’IC De Amicis.  

«Ecco, io faccio nuove tutte le cose», questo lo slogan dell’evento: un invito a diventare come i bambini, agili nel cogliere le novità suscitate dallo Spirito di Cristo in ogni uomo e in ogni donna, nella storia e nella quotidianità.

Guardare il mondo con gli occhi dei bambini, riscoprire la semplicità dei gesti, gioire di ogni cosa, essere felici è il monito per gli adulti che devono adoperarsi affinché tutto ciò possa realizzarsi. Imparare da loro, evitare sovra pensieri e sovrastrutture, discutere anche in modo animato e, subito dopo, giocare insieme o dividere la merenda, possibilmente con gli adulti di riferimento rigorosamente “di lato”. Questo il messaggio riportato nelle aule dagli allievi e dai docenti della De Amicis e del Convitto Filangieri, ancora visibilmente emozionati al loro rientro.

 “Esperienza forte, intensa, indimenticabile – ha affermato il Dirigente delle due scuole, Alberto Capria – La salvezza dei nostri tempi e di quelli futuri, passa solo dalla serenità e felicità delle Bambine e dei Bambini a cui noi adulti abbiamo molto da dare e altrettanto da imparare, con il mondo della scuola sempre protagonista”. 

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