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2 giugno 2024, la Repubblica ha 78 anni!

2 giugno

&NewLine;<p><em>Riflettiamo sulle ragioni del nostro vivere civile<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Alberto Capria<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>2 Giugno 1946 – 2 giugno 2024&colon; 78 anni dal giorno in cui nacque la Repubblica Italiana&comma; dal giorno in cui 25 milioni di Italiani&comma; di cui – per la prima volta – circa 12 milioni di donne&comma; vollero esprimere la loro visione sul futuro del Paese&comma; lasciandosi indietro le macerie fisiche e culturali del Fascismo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Furono quelle le prime elezioni a suffragio universale&colon; per la prima volta non importava la discendenza&comma; il sesso&comma; il grado d’istruzione&semi; si era tutti uguali&comma; cittadini dello Stato Italiano&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In quel 2 giugno del 1946 cambiarono molte cose&colon; i Savoia uscirono di scena e la monarchia cedette il passo alla Repubblica&semi; la nuova classe dirigente – antifascista &&num;8211&semi; intraprese la grande avventura della Costituente&period; Una grande esperienza di libertà e democrazia che dura da 78 anni&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il doppio voto del referendum &&num;8211&semi; su monarchia o Repubblica &&num;8211&semi; e delle elezioni dei deputati della Costituente&comma; costituisce una stupenda integrazione tra una sovranità popolare diretta &lpar;il referendum&rpar; e una indiretta &lpar;le elezioni&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Anche per questo e per molto altro la Costituzione&comma; con i suoi principi irrinunciabili e la sua architettura istituzionale&comma; è un capolavoro di democrazia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;06&sol;frecce&lowbar;tricolori&lowbar;2022&period;jpg&quest;w&equals;800" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-11837" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E poi&comma; sempre il 2 giugno del &&num;8217&semi;46&comma; l’Assemblea Costituente&colon;<em> Terracini&comma; Calamandrei&comma; De Gasperi&comma; Saragat&comma; Togliatti&comma; Nenni&comma; Scalfaro&comma; Moro&comma; Iotti&comma; <&sol;em>uomini e donne di una levatura morale mai più ritrovata nell’Italia Repubblicana&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Una Repubblica ancora fragile&comma; la nostra&semi; che si dibatte fra nuovi scandali&comma; sciocca partigianeria&comma; sgrammaticature istituzionali&comma; assenza di fattivo dialogo utile al Paese pur nella normale dinamica delle parti contrapposte&comma; esasperate tecniche di comunicazione per legittimare vecchi e nuovi demagoghi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Una Repubblica talmente fragile da essere archiviata due volte e due volte ripresa da capo&comma; rischiando che la Repubblica successiva fosse peggiore di quella precedente&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Una Repubblica condizionata da una politica che spesso parla alla pancia degli elettori&comma; che annuncia quello che la gente vuole sentirsi dire&semi; quasi mai ragiona e fa ragionare su qualcosa di nuovo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Eppure essenzialmente questo dovrebbe essere il compito della politica&colon; far fare passi avanti al modo di pensare&sol;ragionare degli elettori&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La democrazia presuppone che i cittadini siano esseri pensanti&comma; dato che la loro opinione conta&period; Riflettiamo sulle ragioni del nostro vivere civile anche&comma; anzi soprattutto&comma; in questo 2 giugno&excl; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Buona Festa della Repubblica<&sol;p>&NewLine;

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