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Vibonese, lo sfogo del presidente Pippo Caffo che si è sentito tradito, ma che assicura “Iscriverò la squadra” (video e intervista)

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A pochi giorni della nuova riunione del Consiglio d’amministrazione rossoblu, il patron convoca un’articolata conferenza stampa

Prima le dimissioni del direttore generale, quindi quelle del direttore sportivo e la fuga dell’allenatore che aveva fatto sognare i tifosi. A seguire, gli attacchi subiti sui social e l’esposizione di uno striscione, allo stadio, con il quale si è andati eccessivamente sul personale con un’offesa sicuramente da condannare.

Pippo Caffo presidente della Vibonese, l’uomo grazie al quale la storica società di calcio mantiene il suo blasone con un impegno ormai ventennale, ha deciso di intervenire personalmente e fare chiarezza.

Quello che è scaturito dalla sua conferenza stampa, ribalta completamente le ricostruzioni degli ultimi mesi; soprattutto Caffo chiarisce ed accusa alcuni suoi collaboratori di essere andati ben al di là del bilancio programmato. Nello specifico ha fatto riferimento a due contratti onerosi, fatti sottoscrivere a due calciatori ingaggiati a campionato iniziato e per i quali il budget è stato sforato attraverso operazioni portate avanti a sua insaputa ed a cifre definite assurde. E si tratta di accordi che impegnano la Vibonese anche per la prossima stagione!

Caffo era tenuto all’oscuro di tante situazioni pur essendo il presidente, per cui, la sua conclusione è perentoria: le dimissioni del direttore generale e quelle del ds sono avvenute dopo aver provocato danni, perché al momento la situazione è tale al punto che la società si trova a dover ancora saldare gli stipendi di maggio e di giugno. E se non si salda maggio non si può iscrivere la squadra al prossimo campionato. 

Insomma, un Caffo a tutto campo, tra passato presente e soprattutto futuro della Vibonese.

Il presidente sfoglia le carte, quelle carte che ha portato con sé (insieme al suo nipotino) e che ha sparso sul tavolo e fornisce altri dati, relativi alle spese che vanno dalla gestione del campo ai costi per le trasferte che hanno fatto lievitare il bilancio ad oltre un milione e 200mila euro: “Così come stanno le cose – spiega – è difficile andare avanti”, ma poi assicura, cuore in mano (cuore rossoblu, ovviamente!): “comunque sanerò tutte le pendenze e iscriverò la squadra al prossimo campionato, anche se potrei pure pensare se consegnare le chiavi al nuovo sindaco” (ma – conoscendolo e conoscendo la sua passione ed il suo orgoglioso di siculo-vibonese, nessuno gli crede, sebbene un rammarico più che legittimo si fa strada: “Quest’anno abbiamo speso 800mila euro per gli stipendi, una cifra assurda per la D – Caffo guarda i fogli che ha davanti passando ai numeri – A fronte di questo impegno sono stati sottoscritti 120 abbonamenti. In Promozione ne fanno di più. Con queste cifre è impossibile fare calcio. A Reggio hanno sottoscritto 4 mila abbonamenti ed incassato più di 800mila euro“.
Ed ancora, la gestione dello stadio Luigi Razza e le spese per gli impianti esterni dove far giocare tutte le giovanili: “In questi anni ho dovuto effettuare lavori che competevano al Comune – sottolinea il presidente rossoblu – tra cui l’impianto di videosorveglianza, l’adeguamento della gradinata con i seggiolini e l’impianto di illuminazione, spendendo oltre 500 mila euro. A questi devono aggiungersi i costi per l’affitto del Marzano (oltre 50 mila euro annui)”.
Come affrontare il futuro?

Caffo rinnova l’invito a chiunque fosse interessato ad entrare in società.  E, a tal proposito, conferma di essere in contatto con l’ex dg del Catania Lomonaco e con una cordata di imprenditori del nord a lui collegati: “Ci siamo già incontrati e ci incontreremo ancora, ma finché non c’è nulla di concreto è inutile parlarne. In questo momento devo pensare soprattutto a iscrivere la squadra”

Ma non è il solo contatto, perché c’è anche un imprenditore siciliano che ha manifestato un certo interesse per la Vibonese. 

Pippo Caffo ribadisce che per amore di questa squadra sarebbe disposto anche a farsi da parte, ma una cosa è certa: “…non lascerò la squadra in mano ad avventurieri”.

Adesso non rimane che aspettare il prossimo, imminente cda per comprendere concretamente quale sarà il futuro vero della Vibonese Calcio.

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