Non si è mai più ripresa dall’ictus che l’ha colpita pochi mesi fa. Aveva 57 anni
C’è un giornalismo gentile che sa essere incisivo,un giornalismo non prepotente che è capace di andare nel profondo,un giornalismo non autoreferenziale perché sa ascoltare e interpretare le verità della gente comune,un giornalismo che senza strombazzate è portavoce affidabile degli umili e non prone ai potenti. Vittoria Sicari era questo giornalismo: bello, vero, genuino; forte quanto gentile. Perché lei era così. C’era perché la sua personalità c’era. Discreta, non si imponeva. E così, come ha vissuto,se n’è andata!
Che perdita, che grande perdita questo suo andarsene troppo presto.
Che tristezza!
Che le speranze per Vittoria fossero ridotte purtroppo si sapeva, eppure tutti noi affettuosamente volevamo credere al possibile miracolo.
È stata ricoverata prima al Pugliese di Catanzaro dopo l’ictus, poi trasferita alla Casa di Cura Madonna della Catena, in provincia di Cosenza, nel tentativo di farla riprendere, ma così non è stato e qui purtroppo è deceduta.
Tutta la redazione si stringe nel dolore per questa grave perdita ed esprime le più sincere condoglianze alla famiglia e soprattutto al quel che con grande forza ha voluto