<p>Per il momento, il fascicolo aperto dal Procurare Falvo è contro ignoti</p>



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<p>Se non suonasse come una amara ironia, si potrebbe dire la classica frase &#8220;tanto tuonò che piovve&#8221;.</p>



<p>Il riferimento è all&#8217;incubo vissuto dai residenti a Bivona, con gli sversamenti illegali e pericolosi del fatidico torrente S. Anna. È stato un nevrotico susseguirsi di sopralluoghi, incontri al vertice tavoli tecnici, analisi, fino al l&#8217;ordinanza del sindaco che ha disposto &#8220;ordini&#8221; al Corap. Oggi, poi, l&#8217;ultima comunicazione del sindaco Romeo che ha rassicurato su un fine settimana senza problemi.</p>



<p>Evidentemente &#8211; e non potrebbe essere diverso &#8211; quanto accaduto è troppo, verrebbe da dire che si è raggiunto il livello del &#8220;troppo pieno&#8221; della pazienza e pure dell&#8217;ammissibile.</p>



<p>Ed ecco la notizia che la Procura della Repubblica vuole vederci chiaro che, interpretando il sentire comune del cittadino, vuole capire cosa sta succedendo e arrivare alla verità.</p>



<p>Il procuratore Camillo Falvo ha dato incarico alla polizia giudiziaria di procedere all&#8217;espletamento di una serie di accertamenti da inserire nel fascicolo dell&#8217;indagine al momento aperta contro ignoti.</p>



<p>Si riuscirà a fare chiarezza? Si individuiranno responsabilità e colpevolezze? </p>

L’incubo estivo di Bivona, parte l’indagine della Procura della Repubblica
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da Maurizio

- Categories: cronaca
- Tags: bivonadepuratoreinquinamentomare
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