[adrotate group="4"]

‘Ndrangheta: estorsioni ed usura, 31 misure cautelari in Calabria (VIDEO)

CARAB CROTONE

&NewLine;<p><em>15 persone sono finite in carcere&comma; 7 gli arresti domiciliari e 9 hanno avuto l’obbligo di dimora<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine; <amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"-FOy1UiY8Xc" title&equals;"Arresti Cutro"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;-FOy1UiY8Xc"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;-FOy1UiY8Xc&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"Arresti Cutro"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone&comma; con il supporto dei colleghi di Catanzaro&comma; Vibo Valentia&comma; Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria&comma; hanno dato esecuzione a un provvedimento cautelare&comma; emesso dal G&period;I&period;P&period; presso il Tribunale di Catanzaro&comma; su richiesta della DDA&comma; nei confronti di 31 persone &lpar;15 delle quali in carcere&comma; 7 gli arresti domiciliari e 9 con l’obbligo di dimora&rpar;&comma; indagate&comma; a vario titolo&comma; per &OpenCurlyDoubleQuote;associazione per delinquere di tipo mafioso”&comma; &OpenCurlyDoubleQuote;estorsione”&comma; &OpenCurlyDoubleQuote;usura”&comma; &OpenCurlyDoubleQuote;danneggiamento”&comma; &OpenCurlyDoubleQuote;associazione per delinquere&comma; finalizzata alla commissione di reati in materia di stupefacenti”&comma; nonché per numerosi &OpenCurlyDoubleQuote;reati in materia d’armi&comma; di sostanze esplodenti e di stupefacenti”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le indagini sono state avviate nell’ottobre del 2020 dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Crotone&comma; a seguito di un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore cutrese&comma; attuato da tre persone&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le indagini hanno presto però preso una piega ben superiore a quella che si aspettavano gli inquirenti&comma; fotografando le dinamiche del Locale di &OpenCurlyQuote;Ndrangheta di Cutro dopo l’arresto del Boss egemone Nicolino GRANDE ARACRI&comma; e il suo successivo tentativo di collaborazione&comma; poi venuto meno per la sua inattendibilità&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In tutto questo però si fa sempre più incisiva la presenza della famiglia MARTINO&comma; già collegata a GRANDE ARACRI&comma; facente capo a Vito MARTINO che è detenuto&comma; composta principalmente dalla moglie e dai due figli&comma; che hanno cercato di affermarsi sempre più come famiglia di &OpenCurlyQuote;ndrangheta autonoma sul territorio di Cutro in contrapposizione ai CIAMPÀ- DRAGONE&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine a reati commessi con le modalità tipiche dell’associazione di tipo mafioso&comma; ed in particolare all’esistenza di una &OpenCurlyDoubleQuote;bacinella”&comma; finanziata anche tramite lo spaccio e lo smercio&comma; in forma associativa&comma; d’ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti&comma; sulla direttrice Cutro &&num;8211&semi; Cosenza &&num;8211&semi; Catanzaro &&num;8211&semi; e per il sostegno economico di affiliati e famiglie dei detenuti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il reato che incideva più sul territorio erano le intimidazioni che poi si trasformavano in estorsioni ai danni di titolari di attività commerciali e nell’usura &lpar;un episodio usurario&comma; commesso ai danni di un imprenditore&comma; è sfociato in un autonomo procedimento penale con l’arresto di due persone e il deferimento di una terza&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È emerso&comma; anche&comma; l’episodio di danneggiamento delle auto di componenti di spicco della famiglia MARTINO&comma; avvenuto con l’avallo del boss Domenico Mico MEGNA&comma; significativo per interpretare i rapporti tra le varie cosche della provincia e l’evoluzione dei rapporti di forza tra le stesse&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non sono mancati poi episodi in cui si palesava la disponibilità di armi di parte degli indagati&comma; che hanno portato anche a due sequestri&comma; uno nel 2021 e l’altro nel 2022&comma; che si sono potuti ottenere grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali corroborate da riscontri connessi allo sviluppo di attività di osservazione e pedinamento&period;<&sol;p>&NewLine;

Exit mobile version