Il tribunale ha stabilito l’archiviazione del procedimento a suo carico avendo accertato la legittimità delle azioni dell’amministrazione da lei a quel tempo guidata
Piano piano, l’ex sindaco di Vibo Valentia, si toglie qualche sassolino dalle scarpe, che sia politico o di altra natura. Ad esempio, adesso, a pochi mesi di distanza dalle ultime elezioni, può incassare una vittoria personale legata ad una vicenda che la vedeva come imputata, insieme all’ex dirigente comunale Adriana Teti e il funzionario Andrea Nocita.
Le accuse erano quelle di abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, falsità materiale e disastro ambientale, reati legati alla demolizione di una struttura abusiva a Vibo Marina, su un’area occupata da un residente, Carmine Forelli, che per cercare di evitare la demolizione della struttura aveva denunciato presunte irregolarità nella procedura e sollevato preoccupazioni ambientali legate ai materiali utilizzati; il caso vuole che l’avvocato che ha sempre assistito Carmine Forelli, ma non solo è avvocato anche di un altro cittadino di Vibo Marina, Giuseppe Francolino proprietario dello storico Chiosco azzurro di piazza Capannina anche questo oggetto di demolizione, sia Marco Talarico, attuale assessore comunale della Giunta di centrosinistra targata Enzo Romeo subentrata a quella di Maria Limardo. (quello che segue è il servizio dai noi realizzato in quella occasione il 14 maggio 2021)
Ora in quell’area possono giocare i bambini del Pennello in quanto, nel 2022, vi è stata realizzata una piazza con un parco giochi, ma l’iter giudiziario contro il sindaco e i suoi tecnici relativa alla denuncia di Forelli è andato avanti con il risultato finale che ha dato ragione al primo cittadino del tempo. Infatti, dopo ben tre anni, il giudice per le indagini preliminari Barbara Borrelli ha archiviato definitivamente il caso, confermando che non vi erano elementi di rilevanza penale.
La sentenza ha accertato la legittimità delle azioni dell’amministrazione guidata da Maria Limardo, che aveva operato nel rispetto del principio di legalità e delle norme urbanistiche, ripristinando l’area in questione secondo quanto previsto dalla legge.