<p><strong><em>I Carabinieri arrestano quattro persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare (nonni, figli, nipoti)</em></strong></p>



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<amp-youtube layout="responsive" width="500" height="281" data-videoid="dlmiTujtlbo" title="Droga calata dal balcone con un panaro, 4 arresti a Reggio Calabria"><a placeholder href="https://youtu.be/dlmiTujtlbo"><img src="https://i.ytimg.com/vi/dlmiTujtlbo/hqdefault.jpg" layout="fill" object-fit="cover" alt="Droga calata dal balcone con un panaro, 4 arresti a Reggio Calabria"></a></amp-youtube>
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<p>Il quartiere Cep nella periferia a Nord di Reggio Calabria, è una zona dove insiste una significativa presenza di microcriminalità, fortemente connessa alla ‘ndrangheta, ma vi abitano anche tantissime persone per bene che allarmate per ciò che notavano quotidianamente hanno allertato i Carabinieri che, a partire dal giugno del 2022, hanno iniziato una serie di indagini culminate con l’arresto di quattro persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare, accusate di spaccio di cocaina.</p>



<p>Il metodo usato era alquanto singolare e nello stesso tempo ricalcante le azioni che facevano le nonne quando passava un venditore ambulante e acquistavano pane o frutta.</p>



<p>Il cliente suonava al citofono dell’abitazione o si avvicinava all’ingresso e un membro della famiglia calava dal balcone un secchio appeso a una corda, contenente la droga, poi ritirava su il panaro con i soldi dovuti.</p>



<p>Un sistema che garantiva transazioni rapide e minimizzava il rischio di essere sorpresi in flagranza, inoltre per assicurarsi di non essere beccati, il gruppo aveva istituito anche un sistema di &#8220;vedette&#8221; che segnalavano tempestivamente l’arrivo delle forze dell’ordine perché erano posizionate in punti strategici del quartiere, pronte a dare l’allarme.</p>



<p>Per questo è stato difficile il lavoro di appostamento portato avanti dai militari dell’arma che però ha permesso di documentare il funzionamento della rete di spaccio e a identificare con precisione il ruolo di ciascun membro della famiglia, da quello dei nonni a quello dei figli e dei nipoti.</p>



<p>La perquisizione portata avanti dopo l’applicazione delle misure cautelari, con arresti domiciliari e braccialetto elettronico, hanno anche permesso di sequestrare consistenti somme di denaro contante, insieme a materiali per il confezionamento della cocaina e dispositivi utilizzati per facilitare la consegna della droga.</p>

A Reggio Calabria la cocaina veniva “calata dal balcone con il panaro” (VIDEO)

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