Le precisazioni dei tre consiglieri provinciali del gruppo consiliare “Centrodestra per Vibo” rappresentano una presa di distanza dal Presidente
Mentre ancora si cercava di capire quali scenari si stanno ridisegnando nel consiglio provinciale di Vibo Valentia, arriva una nota a firma dei tre consiglieri provinciali del gruppo consiliare “Centrodestra per Vibo” – Serena Lo Schiavo, Vincenzo Pagnotta e Carmine Franzè – che rappresentato una presa di distanza dal Presidente, le cui conseguenze politiche, con l’approvazione del bilancio in bilico, sono tutte da verificare.
Aspetto non secondario e politicamente rilevante è che la nota dei tre consiglieri è di fatto avallata dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Comito, che indossa le vesti del postino ed inoltra il documento direttamente dalla sua email.
La premessa è già una presa di posizione: “Il gruppo consiliare “Centrodestra per Vibo” alla Provincia di Vibo Valentia – scrivono Lo Schiavo, Pagnotta e Franzè – intende puntualizzare quanto avvenuto oggi, all’esito della seduta del consiglio provinciale con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione”.
Ed ecco la loro ricostruzione: “Nella mattinata odierna, come da convocazione, il gruppo composto dai consiglieri Vincenzo Pagnotta (capogruppo), Serena Lo Schiavo e Carmine Franzè si è regolarmente presentato in aula per la discussione di un punto di fondamentale importanza come il bilancio di previsione. Iniziata la discussione con l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, e compreso che non vi fossero i presupposti politici per approvare il bilancio, come gruppo abbiamo chiesto al presidente, con senso di responsabilità, di procedere ad una sospensione o ad un rinvio, al fine di poter interloquire con le altre forze politiche per comprenderne le ragioni. Rinvio che il presidente ha però negato”.
La nota si ferma qui limitandosi alla sola ricostruzione dei fatti, ma non si può non ignorare il sottinteso che cela lo scollamento nei rapporti tra il gruppo ed il Presidente L’Andolina. Certo, non si è arrivati a suggerirgli le dimissioni, come hanno fatto quelli degli altri gruppi
La presa di distanza anche qui è evidente. Cosa significa? Quali sviluppi avrà?
Martedì 5 novembre è vicino. Molto vicino