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La ‘ndrangheta calabrese infiltrata negli appalti ferroviari a Lodi e Verona (VIDEO)

12112024 105434 Foto 2024 Lodi Moment

&NewLine;<p><strong><em>Due persone sono finite in carcere altri sei agli arresti domiciliari accusate di associazione a delinquere di matrice &&num;8216&semi;ndranghetista&comma; per alcuni è stata contestata l&&num;8217&semi;aggravante dell&&num;8217&semi;aver agevolato l&&num;8217&semi;organizzazione di stampo mafioso cosca Arena-Nicoscia<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"um0mzZcpKfc" title&equals;"La &&num;039&semi;ndrangheta calabrese infiltrata negli appalti ferroviari a Lodi e Verona"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;um0mzZcpKfc"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;um0mzZcpKfc&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"La &&num;039&semi;ndrangheta calabrese infiltrata negli appalti ferroviari a Lodi e Verona"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Che la criminalità organizzata dalla Calabria abbia spostato i suoi interessi anche nelle regioni del nord Italia è risaputo e le continue operazioni condotte dalle forze dell’ordine che coinvolgono anche esponenti dell’ndrangheta non fanno altro che confermarlo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Spesso queste operazioni&comma; come una specie di domino&comma; portano a far cadere altre pedine dello scacchiere criminale che pervade le regioni economicamente più sviluppate e da una&comma; ne può nascere un’altra semplicemente seguendo la scia di briciole che spesso lasciano i soldi sporchi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E così un’indagine&comma; già avviata dalla Guardia di Finanza di Varese con il G&period;I&period;C&period;O&period; di Milano&comma; ha portato le Fiamme Gialle di Lodi e di Verona ad eseguire un&&num;8217&semi;ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 persone e degli arresti domiciliari per altre 6&comma; tutte ritenute facenti parte di un&&num;8217&semi;organizzazione di stampo mafioso legata alla cosca Arena-Nicoscia&comma; nel contempo ha permesso ai finanzieri di sequestrare disponibilità finanziarie&comma; quote societarie&comma; beni immobili&comma; mezzi di trasporto e conti correnti per quasi 2&comma;5 milioni di euro&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La Guardia di Finanza ha ricostruito numerose operazioni commerciali eseguite dai membri di una famiglia calabrese&comma; stabilitasi da anni nelle province di Lodi e Verona&comma; attraverso una serie di imprese&comma; alcune delle quali già destinatarie di provvedimenti interdittivi antimafia&period; In particolare&comma; queste ditte emettevano fatture per operazioni inesistenti nei confronti di società operanti nel settore della manutenzione delle linee ferroviarie e metropolitane ed utilizzavano lavoratori nei cantieri ferroviari facendoli passare per distacchi di manodopera&comma; aggirando così&comma; con fatture per operazioni inesistenti&comma; la normativa sugli appalti pubblici&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il tutto è partito da alcuni approfondimenti economico fiscali su una società&comma; riconducibile al gruppo di ndrangheta&comma; che era fallita&period; Questi accertamenti hanno consentito di ricostruire le numerose operazioni che hanno portato al suo fallimento&comma; nonché quelle inerenti il riciclaggio dei proventi illeciti attraverso un sistema di imprese intestate a soggetti prestanome&comma; ideato al solo fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione antimafia&comma; per finire all’evasione fiscale e come se non bastasse&comma; viene anche ipotizzata l&&num;8217&semi;illegittima percezione di fondi europei FESR&comma; il&nbsp&semi; Fondo Europeo Sviluppo Rurale&comma; utilizzati in compensazione per il pagamento dei debiti erariali e previdenziali per quasi 1 milione di euro&period;<&sol;p>&NewLine;

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