Consegna i suoi pensieri ad un lungo post su facebook. Questo suo intervento sembra una saggia presa di posizione per suggerire, soprattutto ai suoi, toni più pacati: non remissivi, ma non arroganti
È una questione di stile… e che l’attuale sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, ne abbia è cosa risaputa non da oggi.
Accade così che, mentre in città si susseguono botta e risposta tra vecchi ed attuali amministratori, qualcuno, compiacendosi di essere più realista del re (piaggeria: antica malattia che colpisce chi attua comportamenti adulatori improntati a remissività servile, nella convinzione di piacere al capo ed invece gli procura un danno di immagine), Enzo Romeo non considera la domenica giorno di riposo ed interviene in prima persona, per mettere a punto quelle che lui definisce: UN PAIO DI COSE…
Consegna i suoi pensieri ad un lungo post su facebook corredandolo con la scelta di una precisa sequenza di fotogradie.
Sin dalla premessa, i toni sono pacati, ma non per questo remissivi. D’altronde, così è il suo carattere: “Già, due cose mi rattristano e mi irritano fino a mortificarmi: che si metta in dubbio la mia lealtà e offendere la mia intelligenza”, così esordisce.
Quindi, ricorda: “Il “programma” che ho diffuso nei giorni della campagna elettorale è frutto di una ponderata riflessione, di un lavoro accurato e della mia attenta revisione: costruito all’insegna della concretezza, sono impegnato, giorno dopo giorno, a realizzarlo, punto per punto. Sarà difficile? Non importa: per me si tratta di un “patto leale preso con la città” e non recederò di un passo pur di portarlo a compimento”.
Appunto: pacato, ma deciso; tranquillo, ma non remissivo. È nel suo stile: lo stile di Enzo Romeo.
E così, chiarisce la sua posizione e le sue idee sviluppando – in prima persona, senza intermediari, portavoce o interpreti (volontari e non ) del suo pensiero, che è il suo – i concetti e li suddivide per capitoli, non rinunciando al suo ruolo politico e, dunque, non rinunciando a piantare, qua e là, accuse utili a creare il distinguo, politico, con chi lo ha preceduto. Come dire? Se la politica oggi è guerriglia e contrapposizione, lui non si tira indietro: rinuncia alla saccenza di chi vorrebbe farsi suo interprete, ma non rinuncia a frecciatine a futura memoria. In qualche occasione, si lascia andare, rischia di cadere nella trappola di un’arroganza che non è nelle sue corde e, quindi saggiamente frena per non perdere l’aplomb che lo caratterizza, per quanto possa sembrare pronto a cedere a certi modi di fare che si incontrano nel suo entourage, rimane – per fortuna! – se stesso, con il suo stile.
OGNI GIORNO È UN’EMERGENZA
Questa è la prima difficoltà: amministrare non è chiacchiera da salotto ma risposta alle emergenze quotidiane dalle quali sono incalzato assieme a giunta, consiglieri, dirigenti e funzionari.
Il vero problema, fino a oggi, è stato tenere in equilibrio l’esigenza di rispondere concretamente con quella di programmare.
Il passato ci assedia e il presente deve convivere con il futuro.
Come se, scalando una montagna, fossimo costretti a tornare sempre indietro.
Ma adesso abbiamo capito la natura della roccia e sappiamo come salire: vi prometto, carissime e carissimi vibonesi, che arriveremo in cima.
UN COMUNE DA RICOSTRUIRE
Ci è stata consegnata una macchina comunale impantanata, senza risorse economiche, carente e demotivata.
La stiamo ricostruendo, con intelligenza, senso pratico, spirito di collaborazione, impegno, solidarietà, volontà di fare bene.
Per ogni assessorato stiamo mettendo assieme una “squadra” coesa e qualificata: il recentissimo riavvio del settore dei servizi sociali ne è l’esempio più lampante.
LAVORI PUBBLICI
Abbiamo ereditato oltre ottanta cantieri che funzionavano in modo intermittente e insoddisfacente: li abbiamo riattivati e ottimizzati al meglio.
Risolti i problemi senza procurare contenziosi, adesso procedono con un cronoprogramma accurato ed entro la fine dell’anno arriveranno le prime aperture.
È ormai evidente come io e tantissimi di Voi, concittadine e concittadini, la pensiamo su alcune opere nel centro storico della nostra bella Vibo: ma questo non ci deve impedire di decidere con buon senso e visione razionale.
I CANTIERI DELLE SCUOLE
Un problema notevole: tempi da calibrare con prioritaria attenzione e verifica dello stato di attuazione saranno il nostro maggiore impegno. Anche in questo caso, un’eredità difficile ma sulla quale un controllo puntuale ci permetterà di uscire dall’incertezza.
ACQUA
Qui il massimo rigore: prenderemo decisioni importanti, la questione non rimarrà sospesa come è ormai da troppo tempo.
E saremo chiari e fermi nel pretendere soluzioni di lungo periodo così come è sancito nel programma presentato ai vibonesi.
EQUILIBRIO FINANZIARIO
Questione enorme: ero al corrente delle difficoltà ma non di una così imponente drammaticità.
Eppure, nessuno pensi che questo scoraggerà me o l’azione della mia Giunta: sapremo farvi fronte con rigore da una parte e con metodo manageriale dall’altra.
L’obiettivo?
Ridurre il debito, incrementare le risorse e costruire modelli innovativi per migliorare tutti i servizi.
UNA SCELTA ETICA
Nel frattempo, applicando “lealmente” il programma elettorale, ecco una consistente sforbiciata ai compensi di Sindaco, Assessori e Consiglieri.
Una scelta etica imprescindibile: -30% per liberare risorse (almeno 200 mila euro all’anno) da destinare a una “città accogliente”.
Questo è il mio e il nostro modo di governare Vibo Valentia.
AMO VISCERALMENTE LA NOSTRA CITTÀ
Nel mezzo di un’estate di pochi mesi fa ho indossato per la prima volta la fascia di Sindaco: non potete immaginare l’emozione e l’orgoglio di essere il primo cittadino di Vibo Valentia.
Che desiderio ardente di rivedere la nostra città splendere come una volta: da quel momento s’infiamma dentro di me senza sosta, infondendomi un’energia persino inaspettata.
Ce la farò?
Sarò capace?
Prenderò ogni volta le decisioni migliori per tutti?
Rispondo con un Sì convinto e limpido, anzi lo grido a perdifiato, a squarciagola, a pieni polmoni.
È così forte l’intensità che sento da non potermi sottrarre neanche un istante ai doveri di Sindaco.
C’è chi mi rimprovera di essere poco attento a raccontare quale pessima eredità abbiamo dovuto accettare.
Ma io voglio che siano i fatti a parlare per me: il passato, per quanto rimanga un fardello pesante e talvolta opprimente, non deve essere un freno, semmai infondere ancor più audacia.
La chiosa è una promessa: “Idee, impegno e coraggio saranno leve con le quali risollevare Vibo Valentia. È la promessa del Vostro Sindaco”.