[adrotate group="4"]

Panico sul Volo FR937 da Torino a Lamezia Terme

aeroporto torino

Prima un ritardo al decollo a causa della fitta nebbia, poi giri a vuoto sulla città, quindi il ritorno a Caselle e i controlli sul mezzo, poi la ripartenza per la Calabria, ma in molti, spaventati per quanto accaduto e anche per l’atteggiamento del personale di bordo, hanno preferito rinunciare e raggiungere le rispettive destinazioni in altri modi

Sempre più spesso i normali racconti fatti dagli utenti su Facebook si trasformano in veri e propri reportage giornalistici in quanto il riportare esperienze vissute personalmente diventano testimonianze reali che i giornalisti riescono a trasformate in notizie.

È successo anche oggi dopo che Teresa M, una 31enne torinese, ha raccontato sul suo profilo social quanto gli è successo durante il volo FR937 che l’avrebbe dovuta portare a Lamezia terme.

Come succede si è recata in aeroporto e si è imbarcata sul volo che sarebbe dovuto partire alle 8 per la Calabria, e subito sono iniziati i problemi: la nebbia ha fatto ritardare il decollo di almeno un quarto d’ora, può succedere. Finalmente la torre di controllo dà l’OK per la partenza.

Teresa era seduta vicino a “una mamma con due bambine e accanto a me c’era una hostess che ha mormorato: “Io non volevo ripartire”. Sembrava quasi una scena comica, se non fosse che poco dopo abbiamo capito che qualcosa non andava”

Non appena decollati le cose non sono migliorate, turbolenze continue e vuoti d’aria facevano sussultare l’aeromobile, cose che possono succedere anche queste quando c’è brutto tempo, ma la preoccupazione ha iniziato ad aleggiare tra i passeggeri quando si sono accorti che l’aereo invece di dirigersi a sud continuava a girare in tondo: «Ho visto sotto di me comparire la Mole una prima e poi una seconda volta – spiega Teresa – segno evidente che stavamo girando in tondo. A quel punto, è chiaro che qualcosa non andava».

«C’era un’aria pesante – continua Teresa – l’equipaggio ha chiesto di allacciare le cinture, ma nessuno ci ha fornito sacchetti per il vomito. La bambina vicino a me ha vomitato sulla mia mano e sulla mia maglia, mentre molte persone erano spaventate o immobili. Io stessa ho avuto paura per la mia vita».

Il tempo probabilmente in quelle condizioni non passava mai, a tutti era sembrato di rimanere in aria almeno un’ora, ma alle 8.52 il comandante ha preso la difficile decisione di riportare l’aereo a Caselle e solo a quel punto l’equipaggio ha fornito spiegazioni sul problema tecnico che aveva colpito il volo. Le comunicazioni con la torre di controllo erano state interrotte, impedendo sia un proseguimento verso Lamezia che un atterraggio immediato.

Dopo aver fatto scendere tutti i passeggeri l’aereo è stato sottoposto a controlli tecnici ed è ripartito intorno alle 11.20, ma in molti passeggeri, tra cui Teresa, hanno scelto di non rimettere piede a bordo. «Io e una trentina di persone abbiamo preferito rinunciare – confessa –. Ho deciso di raggiungere Lamezia Terme in autobus, nonostante il lungo viaggio che mi aspetta».

Exit mobile version