Farebbero parte di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti il cui rifornimento aveva due canali di approvvigionamento, uno napoletano e l’altro cetrarese
I Carabinieri di Scalea, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, da questa mattina presto sono impegnati in un’importante operazione antidroga che ha portato all’arresto di quattro persone tra la stessa Scalea, Cetraro ed Ancona.
L’accusa nei loro confronti è di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo e lesioni personali, queste ultime aggravate dal metodo mafioso.
Secondo gli inquirenti i quattro facevano parte di un sodalizio criminale che aveva quale sua attività principale lo spaccio di droga nella zona e che aveva due canali di approvvigionamento: uno proveniente da Napoli e l’altro da Cetraro entrambi ben sviluppati e “sicuri” in quanto mettevano in atto diversivi per eludere i controlli da parte delle forze dell’ordine, ma non solo il gruppo usava basi logistiche per lo stoccaggio della droga, e gestiva in modo centralizzato i proventi del traffico e usava un sistema di comunicazione che garantiva la discrezione nelle operazioni.
Durante le indagini, i Carabinieri hanno potuto anche fare luce su un episodio di estorsione, in quanto hanno appurato che alcuni membri del gruppo, per mettere in riga una persona che secondo loro avrebbe avuto dei comportamenti considerati oltraggiosi nei loro confronti, avrebbero esploso un colpo d’arma da fuoco a scopo intimidatorio, da qui l’aggravante del metodo mafioso nei capi di imputazione.