Itinerari di vacanza suggeriti dalla giornalista, esperta nel settore dei viaggi e delle crociere, per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
La città ha attinto al suo passato di cantiere navale e al suo legame con il famoso naufragio per reinventarsi e perdere la sua reputazione di città divisa, aspra e decadente.
Usa il passato per scrollarti di dosso i pesi del passato. Potrebbe sembrare una contraddizione, ma a Belfast ce l’hanno fatta.
La Belfast che si visita oggi è una città diversa. Una città molto più luminosa e moderna che ha saputo crescere verso il mare e recuperare i vecchi cantieri attorno alla figura di un mito: il Titanic. La famosa nave che affondò nell’aprile del 1912 fu costruita qui tra il 1909 e quel fatidico 1912.
Sappiamo tutti che non finì nel migliore dei modi, ma Belfast ha reso questa nave un’icona e un pretesto per reinventarsi.
Un modo di convertire vecchi porti e banchine in un centro culturale e museale che unisce tutto ciò che di bello c’è da vedere in città.
Per raggiungere il lungomare, il posto migliore per iniziare una passeggiata è l’Albert Memorial Clock.
La torre dell’orologio che ricorda il Big Ben e che dà accesso alla foce del fiume Lagan.
Il Big Fish ci dà il benvenuto sul lungomare e nel porto vecchio di Belfast. La gente del posto chiama questa enorme scultura in ceramica e metallo “Il Salmone”.
Da lontano è un pesce. Ma se ti avvicini puoi vedere come le tegole che ricoprono il corpo siano una piccola enciclopedia di storia locale in cui vengono raccontati episodi ufficiali e non.
Una modernissima passerella pedonale serve ad attraversare il Lagan in uno spazio che unisce la tradizione dell’antica Belfast Customs House e il moderno condominio di The Boat.
Qui entriamo in un altro mondo. Il quartiere del Titanic.
A differenza di quanto accaduto in altre città europee, il vecchio porto di Belfast non ha ceduto al 100% alle speculazioni immobiliari e commerciali. Sono presenti alcuni isolati di edifici residenziali, ma la maggior parte dello spazio è stato riservato a musei, centri culturali e alla conservazione delle vecchie infrastrutture legate alla cantieristica.
E anche per alcune stravaganze, come Glass of Thrones, una collezione di vetrate ispirate alla serie televisiva Game of Thrones che richiama il legame della saga con i magici paesaggi irlandesi.
Una curiosa scultura presenta il Titanic come un modello ancora non assemblato; un omaggio a coloro che costruirono il gigante dei mari all’inizio del XX secolo.
L’antipasto prima del piatto principale. Titanic Belfast è il più grande di tutti i musei e gallerie dedicati alla storia della famosa nave.
Un pass che richiede diverse ore se si vuole goderselo come merita. Si potrebbe pensare che questo sia un museo dedicato ad una nave.
E non è del tutto vero. Attorno al Titanic possiamo vedere com’era la città in quegli anni, le differenze sociali, le sfide tecnologiche della costruzione navale di quei tempi e, ovviamente, com’era e cosa accadde al Titanic.
Modelli, riproduzioni di cabine, foto, materiale audiovisivo, documenti, mappe.
E abbiamo finito con questo? No. L’ombra del Titanic va ben oltre il grande museo dedicato alla nave più famosa della storia.
Dietro il Titanic Belfast si possono visitare gli stabilimenti Harland & Wolff, il cantiere navale che costruì il gigante.
Al Titanic’s Dock & Pump House puoi vedere dove la nave è stata assemblata pezzo per pezzo.
Il luogo dove è avvenuta la tragedia, perché gli ultimi studi assicurano che la responsabile della tragedia è stata la scarsa qualità dei rivetti utilizzati per unire le grandi lastre di acciaio che hanno causato l’esito finale.
Prima di entrare negli uffici dei vecchi cantieri navali (dove è possibile vedere le planimetrie e i tavoli di lavoro degli ingegneri), fate un tour della HMS Caroline, una nave secolare che prestò servizio in entrambe le guerre mondiali.