A Pizzo un convegno dal titolo “Lavorare in sicurezza in sanità, Working Safely in Healthcare”
Nel 2023, in Calabria, si sono verificati 32 episodi di violenza contro operatori sanitari nel settore pubblico, che hanno coinvolto in totale 39 operatori. In 20 casi si è trattato di una vera e propria aggressione fisica, verbale in altri 22 e in quattro episodi contro le cose.
La situazione delle aggressioni contro il personale sanitario in Italia è ormai un fenomeno che desta seria preoccupazione, con un impatto che colpisce in particolar modo il Sud. I numeri del l’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie parlano di oltre 16.000 episodi di violenza a livello nazionale.
Il Comune di Pizzo Calabro, la CislL e Federsanità ANCI Calabria, hanno promosso un convegno dal titolo “Lavorare in sicurezza in sanità, Working Safely in Healthcare”.
Fabrizio D’Alba, presidente di Federsanità Nazionale, nel suo intervento di apertura ha plaudito all’evento ed espresso l’impegno a farsi portavoce nazionale di quei suggerimenti che potranno essere utili a dare il via a nuove azioni “che non possono essere solo di repressione e condanna”, sottolinea la nota.
Il Sindaco di Pizzo Calabro Sergio Pititto, padrone di casa, oltre ad aprire i lavori, ha puntualizzato il ruolo importante della sanità territoriale, che deve essere il primo approccio e che se totalmente operativa nei vari livelli, può sgravare i PS dall’enorme carico dato dai codici bianchi.
Fra i relatori il presidente di Federsanità ANCI Calabria Giuseppe Varacalli, che lancia una proposta interessante , ovvero, la necessità di una figura intermedia, che potremmo chiamare facilitatore, che tenga il collegamento, la comunicazione, fra i pazienti ed i familiari.
L’ intervento di Antonio Graziano Vicepresidente di Federsanità nazionale e DG dell’ASP di Cosenza, ha suggerito di dotare medici ed infermieri di bodycam che possono esser deterrente per i violenti, ma anche la necessità di poter promuovere corsi di formazione, necessità ribadita dal presidente dell’Ordine dei Medici di Vibo Valentia, Vincenzo Natale e da Tonino Russo segretario Generale della CISL Calabria. Una formazione che preveda la capacità di approccio di medici ed infermieri, con i pazienti e con i parenti dei pazienti che sia empatica, comprensiva dei disagi psicologici di chi sta male e di chi ha un parente o un congiunto malato.
Provocatorio, poi, Antonio Battistini, Commissario dell’ASP di Catanzaro, secondo il quale: “I medici devono fare i medici, idem gli infermieri, devono essere all’altezza, devono cioè, far bene il loro lavoro, con serietà, empatia e abnegazione”. Concetto ripreso anche da Daniele Gualtieri Segretario Generale CISL “Magna Grecia”.