Una testimonianza dell’entusiasmo dei ragazzi nel conoscere ed approcciarsi a questa figura di giudice che affascina i giovani sebbene non possano averlo conosciuto personalmente
Un volume che raccoglie interventi e relazioni che hanno accompagnato, presso l’Università Magna Græcia di Catanzaro, la mostra “Sub Tutela Dei” dedicata al giudice Rosario Livatino, testimone di un mondo possibile.
A curare la pubblicazione Antonio VIscomi, docente di Diritto del Lavoro all’università di Catanzaro, che ha vissuto direttamente l’entusiasmo dei ragazzi nel conoscere ed approcciarsi a questa figura di giudice che affascina i giovani sebbene non possano averlo conosciuto personalmente.
Se ne è parlato al Convito Filangieri di Vibo Valentia nel corso di un incontro introdotto dal Segretario regionale della Cisl Scuola, che è parte dell’organizzazione dell’evento culturale, Raffaele Vitale; presente l’assessore regionale all’Istruzione, Maria Stefania Caracciolo.
A trarre le conclusioni il vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Attilio Nostro, che di recente si è reso promotore dell’iniziativa legata alla realizzazione del Giardino della Speranza “Laudato sì”, proprio richiamando alla memoria la vita ed il sacrificio del giudice Rosario Livatino, già proclamato Beato.
Che sia stato dichiarato beato in odium fidei, non meraviglia chi crede e nulla toglie alla sua figura agli occhi di chi ancora non crede. Il fatto certo è che una fede radicale che è in grado di cambiare il mondo. Vale per Livatino, come per Padre Pino Puglisi: l’uno ai picciotti di Brancaccio risponde con un sorriso e l’altro a quelli di Agrigento domanda “che vi ho fatto”. Non un cenno di paura, ma solo una domanda, che ne richiama alla mente un’altra, quella che il Cristo processato da Pilato pone a chi lo schiaffeggiava: “se ho risposto male, dimostrami dove sta il male; ma se ho risposto bene, perché mi percuoti?”, come ricordato dallo stesso Antonio Viscomi.
La serata è stata anche l’occasione per un omaggio al prefetto di Vibo Valentia Paolo Giovanni Grieco, che tra pochi giorni lascerà la città per raggiungere la sede del suo nuovo incarico, prefetto di Foggia.