La firma è stata apposta nel corso di un incontro nella sede di Confindustria di Vibo Valentia
Il Polo di Innovazione Future Food Med e il Banco Alimentare uniscono le forze per promuovere una collaborazione operativa e strategica attraverso la firma di un Accordo Quadro che rappresenta un impegno condiviso per la sensibilizzazione verso i temi della lotta alla povertà, la lotta contro lo spreco alimentare ed il sostegno concreto del sistema imprenditoriale verso le fasce più deboli della società.
La firma è stata apposta nel corso di un incontro nella sede di Confindustria di Vibo Valentia, alla presenza di autorità e di tanti imprenditori che intendono esser parte attiva di questa operazione.
L’accodo Quadro denominato “Cibo per la Vita” infatti nasce, non a caso, nel periodo di Natale, che è momento dell’anno che più di altri stimola in ognuno una riflessione sul dono. E donare il cibo a chi è afflitto a povertà alimentare è, e deve essere, per ognuno un imperativo.
Prima della sottoscrizione, un veloce confronto di idee per presentare l’atto, con l’introduzione di Rocco Colaccchio nella duplice vesta di presidente del polo Future Food Med, oltre che di Confindustria Vibo Valentia. A seguire l’intervento della responsabile scientifica di Future Food Med, Maria Teresa Russo, del presidente della Sezione Alimentare di Unindustria Calabria, Paolo Chirico, e del presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Vibo Valentia, Domenico Monardo.
Il presidente nazionale del Banco Alimentare, Giovanni Bruno, ha ricordato che in Italia il Banco Alimentare assiste 1,8 mln di persone, mentre sono 7600 gli enti convenzionati con il Banco e mille le aziende con cui si dialoga. Il quadro regionale è stato tracciato dal direttore del Banco Alimentare Calabria, Gianni Romeo, il quale ha rilevato come siano 35mila le famiglie calabresi supportate dal Banco Alimentare, per un totale di circa 140 mila persone.
«Nonostante ciò –ha rilevato Romeo – le istituzioni spesso sono silenti, non collaborano» e Vibo Valentia, da quanto è emerso, è la realtà più penalizzata: «Da anni lottiamo perché il Banco Alimentare di Vibo Valentia abbia una sede, ma le istituzioni sono state spesso assenti – ha riferito Romeo – stiamo andando avanti grazie all’aiuto di un privato, che ha messo a disposizione un suo locale».
«Le difficoltà sono tante – ha rimarcato il responsabile del Banco Alimentare di ViboValentia, Antonello Murone – ma le soddisfazioni sono altrettante e ci danno la forza per andare avanti nel nostro impegno».
Presente anche il vescovo della Diocesi, mons. Attilio Nostro che ha sottolineato l’importanza dell’attività solidale e della necessità di stare in contatto con le periferie, dove la fame purtroppo imperversa.