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Arrestata l’ex direttrice dell’Ufficio Postale di Caccuri

poste caccuri

Avrebbe simulato una rapina da parte di quattro uomini armati di fucile e con il volto travisato da un passamontagna

I Carabinieri hanno arrestato l’ex direttrice dell’ufficio postale di Caccuri con l’accusa di peculato e simulazione di reato, la donna infatti l’11 novembre del 2023, aveva chiamato la locale stazione denunciando di aver subìto una rapina da parte di quattro uomini, armati di fucile e con il volto coperto.

Nel suo racconto, aveva ricostruito la dinamica della rapina, prima la telefonata da parte dei malviventi, la voce di un uomo con l’accento del posto le avrebbe intimato di consegnare tutti i soldi presenti minacciando lei ed i suoi familiari, quindi spaventata avrebbe preso il contante dalle casse e lo avrebbe messo in una busta fuori dall’ufficio postale come richiesto e, solo dopo aver visto i rapinatori prendere i soldi, avrebbe chiamato i carabinieri per denunciare la rapina.

Un racconto che solo ad una persona inesperta poteva apparire lineare e veritiero, infatti i militari dell’Arma sin da subito hanno riscontrato incongruenze tra quello che ha raccontato la donna e quella che invece avrebbe potuto essere la verità

Intanto, dai tabulati telefonici non risultava nessuna telefonata verso l’ufficio postale a quell’ora e quel giorno se non quella di una anziana signora del posto che chiedeva lumi su una bolletta, e poi, l’ormai ex direttrice, dal suo ufficio, non avrebbe mai potuto vedere i quattro rapinatori (armati di fucile e con il volto coperto) avvicinarsi all’esterno dell’ufficio postale e portare via la busta con il denaro.

Come se non bastasse, la visione delle telecamere di videosorveglianza ha permesso di accertare che negli stessi istanti in cui si sarebbe dovuta consumare la rapina, una cliente sarebbe tranquillamente entrata alle Poste, e si sarebbe messa a discutere proprio con l’ex direttrice.

La messa insieme di tutti gli indizi, ha portati i carabinieri ad arrestare l’ex direttrice che ora si trova ai domiciliari in attesa del processo.

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