L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il ventennale della costituzione del Parco programmate dal Commissario Alfonso Grillo
“È un invito ad esplorare i segreti di uno dei più grandi bacini minerari del Sud Italia, che abbiamo la fortuna di avere all’interno del nostro Parco, come un luogo dove storia e natura si intrecciano in un racconto affascinante”.
Così il Commissario del Parco Naturale Regionale delle Serre, Alfonso Grillo, ha introdotto il progetto che punta alla valorizzazione del passato minerario e siderurgico della vallata dello Stilaro, presentato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in Cittadella regionale alla presenza dei sindaci dei comuni di Mongiana, Bivongi, Pazzano, Stilo e Monasterace.
“La Via del Ferro”, rappresenta un percorso volto ad esplorare e soprattutto a riscoprire anche in ottica turistica, quello che fu uno dei più grandi bacini minerari del Sud Italia, le cui tracce sono ancora ben visibili sul territorio dando forma a un itinerario suggestivo tra storia, paesaggi mozzafiato e archeologia industriale, tra imbocchi di miniera, case operaie, depositi, discariche, ferriere, e fonderie, memorie di una delle attività industriali che nel passato facevano di questa area un punto di riferimento industriale del Sud Italia, dell’antico Regno delle Due Sicilie.
Si pensi a Bivongi, dove si temperava il ferro, o Argentera il cui nome fa ovviamente riferimento all’antica miniera di argento; ed ancora, Argalia dove batteva il “maglio”; Fharcu con la presenza di miniere di calcopirite; la fiumara Assi che in passato veniva chiamato anche “il fiume dell’argento”; Mulinu do fhurnu e Angra do Furnu per la presenza di forni fusori; “Argastili” nome greco di una officina; l Forno nei pressi di Camini e lo stesso toponimo di Camini che indica la presenza di forni.
“Vogliamo rappresentare – ha affermato Alfonso Grillo – un viaggio storico e culturale che non riguarda soltanto quel territorio ma riguarda l’intera Calabria perché c’è un aspetto culturale, antropico e sociale che va studiato, anche per capire se è proprio il momento storico della chiusura della fabbrica di Mongiana ad aver prodotto quei fenomeni che ancora oggi penalizzano la Calabria e il Mezzogiorno, ovvero l’emigrazione”.
L’iniziativa, intrapresa dal Parco delle Serre in sinergia con i comuni del territorio, rappresenta un’ulteriore iniziativa strettamente al ventennale dall’istituzione del Parco.
A corredo dell’iniziativa, la realizzazione di un docufilm, realizzato dalla Francioso Comunicazione, che illustra le caratteristiche coniugando storia, archeologia industriale, paesaggio e turismo legando così un passato glorioso al presente e anche alle prospettive futura.
In rappresentanza della Regione, l’assessore alla Sviluppo economico e Attrattori culturali Rosario Varì e l’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo.
“Le Ferriere – ha affermato l’assessore Varì – hanno costituito per un periodo importante della storia di questo territorio un’occasione di sviluppo e di occupazione. In Calabria durante il Regno delle Due Sicilie si segnalava il 72% di occupazione, mentre in Lombardia e Piemonte era il 60%, a testimonianza di quello che rappresentavano le ferriere per il territorio. Ora quel periodo non torna più, però è opportuno ricordare, valorizzare questi esempi di archeologia industriale affinché possano costituire un motore di sviluppo per il territorio perché c’è un turismo culturale che può essere attratto, si può sviluppare un artigianato locale, si può favorire una innovazione tecnologica di qualità e valorizzare così le aree interne, rispetto alle quali la Giunta regionale sta mettendo in campo numerose iniziative. Una in particolare, messa a punto dal Dipartimento Sviluppo economico e che vedrà la luce a breve: un avviso pubblico che riguarderà proprio il versante jonico attivando misure per far nascere nuove imprese artigiane oppure ampliare quelle esistenti».
«Recuperare una storia, quella delle Ferriere di Mongiana, recuperare la storia di una industrializzazione che due secoli fa vedeva la Calabria protagonista – ha aggiunto a sua volta l’assessore Gallo – significa lanciare oggi un segnale verso il recupero di un percorso di una realtà storica che se attualizzato può dare un impulso significativo allo sviluppo sul piano turistico».