Una nota a firma del gruppo autonomo di maggioranza “Liberi per Filandari” composto da Gilda Guerrera e Mary Maccarrone
“A distanza di qualche mese, il tempo ancora una volta ci ha dato ragione. Avevamo già denunciato i comportamenti inefficienti, inefficaci e di mala politica del gruppo amministrativo Fuduli, purtroppo, ancora oggi, dobbiamo notare il definitivo silenzio operativo di questa compagine”.
A parlare sono Gilda Guerrera e Mary Maccarrone, del gruppo autonomo di maggioranza “Liberi per Filandari”
“In un anno e mezzo – scrivono – il consiglio comunale di Filandari è stato convocato rarissime volte ed esclusivamente per le scadenze legate al bilancio; l’ultimo consiglio svoltosi ieri, ne ha dato l’ennesima dimostrazione. Il consiglio comunale, è divenuto solo un ratificatore di atti tecnici di giunta e dei dirigenti che non fanno avanzare il nostro paese nemmeno di un millimetro. A cosa serve un consiglio comunale che non ha ancora approvato un solo punto di indirizzo politico del paese?”.
Dopo questo interrogativo, Guerrera e Maccarrone riferiscono che: “ieri si è consumato l’ultimo colpo di scena. Siamo arrivati a deliberare, addirittura, una proposta della minoranza tesa a istituire una Consulta delle associazioni -sull’appoggio motivazionale mediocre manifestato dal Sindaco, ossia che tutti gli altri paesi ne hanno una-, alla quale abbiamo prontamente risposto con voto contrario. Inammissibile politicamente che venga creata una consulta ove l’anima, ovvero le associazioni, non sono state nemmeno interpellate per condividerne il contenuto. Una mera bolla d’aria di compromesso tra maggioranza e minoranza”.
“In questo anno – proseguono – l’attenzione del gruppo Fuduli si è concentrata esclusivamente, però, sulla gestione degli “affari privati” e ad interventi di scarsissimo rilievo, effettuati con intento clientelare con l’unico obiettivo di ripagare il consenso ricevuto. Basti pensare che i nostri Comuni vicini sono riusciti ad accedere a innumerevoli finanziamenti, Filandari nemmeno uno, ciò a dimostrazione della palese incapacità del gruppo Fuduli. I lavori della piazza sulla frazione Mesiano, come da solito modus operandi, sono stati sospesi con l’apertura di contenziosi che porteranno a nuove varianti e ulteriori spese per progetti e tecnici. Chissà se e quando termineranno. Nessun programma avente ad oggetto offerte ricreative per i cittadini, in particolare per il Natale. Hanno impiegato ben 7.000 euro di fondi pubblici, per l’allestimento effimero di luci natalizie poco gradevoli, allorquando avrebbero ben potuto utilizzarli per aiutare, appunto, associazioni e chiesa, vista la tanta premura manifestata nel creare una consulta di concerto con la minoranza che si appalesa più che contradditoria. Una scelta economica, quindi, spropositata e poco ragionevole. Dovrebbero illuminare, semmai, la loro coscienza”.
Ma vi è di più – insistono – Hanno ben pensato, a fine anno, di buttare l’ennesimo fumo sugli occhi dei cittadini, invitandoli a presentare, tramite un mero modellino prestampato, domanda per la variazione al Documento preliminare del PSC e del Regolamento Edilizio e urbanistico di Filandari, illudendoli che chiedendo semplicemente al “santo” Comune possano ottenere, in futuro, il miracolo. Sul sito web del Comune non c’è traccia del preliminare del PSC (approvato asseritamente con delibera comunale del 29/12/2015) al quale i cittadini avrebbero dovuto/potuto presentare semmai le proprie osservazioni, e del resto in assenza, l’unica cosa da chiedere ai cittadini, rimaneva, appunto, il miracolo. Un altro misfatto politico solo per inseguire il consenso elettorale e l’interesse indiretto e diretto di qualche amministratore. Un piano che non ha identità e che non porta sviluppo se non, sino ad oggi, elargizioni, a causa della lentezza della compagine amministrativa, di soldi pubblici ai tecnici succedutosi (recentemente affidato l’ennesimo incarico per il PSC, di euro 38.274,34 con annesse spese future ipotetiche non determinate e né quindi preventivate)”.
Guerrera e Maccarone concludono: “Tutto ciò, chiaramente, a scapito delle casse dei cittadini. Noi ci siamo assunti l’obbligo morale di informare e di denunciare abusi e omissioni. Ai cittadini ogni giudizio”.