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Il tentativo di delegittimare la stampa è un attacco alla democrazia ed alla libertà di espressione

liberta stampa

&NewLine;<p><strong><em>Dura nota da parte degli esponenti del sindacato Figec Cisal&comma; alla quale si affianca anche questa redazione&colon; non servono chiarimenti ma solo le scuse<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«L’attacco ai giornalisti da parte di uno dei commissari straordinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia ci lascia esterrefatti&period; Tanto più perché mina a delegittimare l’attività che con dedizione&comma; costanza e grande professionalità esercitano i cronisti presenti su un territorio difficile come quello vibonese&comma; nel quale chi opera nel nostro settore rischia quotidianamente in prima persona»&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il segretario generale della Figec Cisal Carlo Parisi e il fiduciario provinciale Antonino Fortuna replicano così alle gravi affermazioni di Gianluca Orlando&comma; componente della triade che attualmente regge l’Asp di Vibo Valentia&comma; che nel corso di un’affollata conferenza dei sindaci&comma; dinanzi ad oltre 20 amministratori locali del territorio&comma; ha dichiarato&colon; «Per quanto concerne la vicenda del &OpenCurlyDoubleQuote;don Mottola” abbiamo visto che i giornali hanno riportato delle falsità&period; Quando poi siamo andati ad interloquire con i cronisti&comma; facendo loro presente che in generale esiste un albo pretorio dell’Asp&comma; c’è chi ci ha risposto che l’albo pretorio neanche lo guarda e questo la dice lunga sulla qualità e professionalità del giornalismo locale»&period;<br>«Parole – affermano Carlo Parisi e Antonino Fortuna – che&comma; inevitabilmente&comma; con un’inaccettabile generalizzazione puntano a delegittimare l’operato di chi il territorio&comma; con i suoi drammi&comma; le sue sofferenze&comma; i suoi dolori&comma; lo vive e lo passa al setaccio ogni giorno&comma; magari non sottacendo la protesta di 61 lavoratori&comma; 40 pazienti e 50 bambini sottoposti a specifiche cure che rischiano di essere mandati a casa»&period;<br>Il segretario generale e il fiduciario di Vibo Valentia della Figec Cisal&comma; «nella convinzione che il commissario Gianluca Orlando intenda chiarire al più presto con i giornalisti vibonesi questo gratuito sparare nel mucchio»&comma; ricordano che «libertà di espressione non significa licenza di denigrare una intera categoria professionale fatta da persone che&comma; spesso senza tutele&comma; svolgono onestamente il proprio lavoro per tenere informati i cittadini»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questa redazione&comma; nel condividere e sottoscrivere quanto affermato dal segretario generale della Figec Cisal Carlo Parisi e dal fiduciario provinciale Antonino Fortuna&comma; esprime sconcerto e stupore&comma; increduli che in una paese libero e democratico possano essere espresse simili espressioni che riportano a scenari vecchi di un secolo&colon; &&num;8220&semi;piuttosto che un chiarimento &&num;8211&semi; afferma il Direttore di ViViPress &&num;8211&semi; così come i colleghi Parisi e Fortuna si augurano&comma; sono le scuse quelle che ci attendiamo&excl;&&num;8221&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><&sol;p>&NewLine;

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