L’occasione nel corso dell’incontro nei suoi uffici per uno scambio di auguri nell’imminenza delle festività
L’incontro con il questore Rodolfo Ruperti, non è stato solo un cordiale scambio di auguri per le imminenti festività, ma anche l’occasione per fare un primo punto del lavoro svolto sul territorio vibonese dal suo insediamento avvenuto circa nove mesi fa, fino ad oggi.
Un lavoro articolato che ha tenuto sotto controllo il territorio in tutti i suoi aspetti, privilegiando opportunamente l’attività di controllo in chiave preventiva in modo da anticipare e bloccare ogni possibile reato e rendendo così il territorio per i cittadini più sicuro e meno appetibile per chi tende a delinquere, a commettere qualunque tipo di reato.
Un’attività quella degli uomini della questura di Vibo Valentia che continuerà rafforzandosi secondo le linee guida del questore Rodolfo Ruperti.
Questo il dettaglio.
Controllo del territorio
Un primo riferimento ha riguardato i servizi di controllo del territorio, aventi il precipuo scopo di assicurare un’efficace azione preventiva e repressiva di possibili condotte criminali. L’attività operativa, volta ad assicurare la costante supervisione del territorio, è stata effettuata mettendo a punto un preciso piano d’impiego delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, nonché del Commissariato di P.S. di Serra San Bruno e del Posto Fisso di Polizia di Tropea. Inoltre, i servizi coordinati dalla Questura, nell’ottica del piano coordinato di controllo del territorio, sono sempre stati svolti con grande sinergia operativa con le altre Forze dell’Ordine. Tale attività è stata attuata attraverso dispositivi di impiego della locale Questura che ha visto il pieno coinvolgimento, altresì, degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine i quali hanno ulteriormente implementato i dati del controllo del territorio e l’attività svolta.
Il grande impegno profuso dalle pattuglie della Polizia di Stato ha portato ad una massiccia ed incisiva attività di controllo del territorio. Grande attenzione da parte degli equipaggi è stata infatti rivolta al controllo di soggetti sospetti o comunque gravati di pregiudizi di polizia o fermati nei pressi di obiettivi sensibili, i quali, laddove le circostanze lo hanno richiesto, sono stati sottoposti a perquisizioni all’esito delle quali talvolta sono stati rinvenuti o sequestrati armi o oggetti atti ad offendere o sostanze stupefacenti. Conseguentemente numerosi sono stati sia i soggetti deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria che quelli tratti in arresto.
Misure di prevenzione
Sono state poste in essere numerose misure di prevenzione, con riferimento alle quali si è registrato un incremento.
Sono stati così emessi:
- avvisi orali, quali provvedimenti volti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica con cui il Questore ha invitato individui ritenuti socialmente pericolosi a tenere una condotta conforme alla legge e al vivere sociale;
- divieti di ritorno o foglio di via obbligatorio, con cui si ingiunge a coloro che non hanno un legame con il territorio, sia esso lavorativo, di residenza o altro, di abbandonare il Comune ove sono stati autori di comportamenti ritenuti socialmente pericolosi;
- D.A.SPO. (divieto di accedere a manifestazioni sportive), quale divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive specificatamente indicate e a quelli, sempre specificatamente indicati, interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni medesime;
- D.A.SPO. Fuori Contesto, misura, quest’ultima, emessa a carico di persone che si rendono protagoniste di eventi delittuosi fuori dal contesto di un evento sportivo, ma che vengono gravati della misura in quanto potrebbero potenzialmente creare disordini anche in occasione di eventi sportivi;
- D.A.C.UR. (o D.A.SPO. “Willy”), ossia provvedimenti che hanno colpito soggetti che commettono reati contro la persona nelle vicinanze o all’interno dei pubblici locali, anche durante la movida;
- Ammonimenti, di cui alcuni emessi in seguito a denuncia per violenze (ex art.8 d.l. 11/2008), e altri contro la violenza domestica (ex art.3 d.l. 93/2013).
Sono state inoltre proposte al Tribunale di Catanzaro, Sez. misure di prevenzione, numerose sorveglianze speciali nei confronti di soggetti ritenuti particolarmente pericolosi per la sicurezza pubblica, per i quali si è reso perciò necessario richiedere una misura limitativa della libertà personale.
L’attività di prevenzione ha infine riguardato il costante monitoraggio di locali ed esercizi commerciali, attraverso controlli avventori ed accertamenti eseguiti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, esteso inoltre a circoli privati, sale scommesse e sale SLOT/VLT, cui ha fatto seguito, in alcuni casi, l’elevazione di sanzioni amministrative, nonché nell’ultimo periodo, alle strutture ricettive, in conseguenza delle direttive dipartimentali volte a verificare la corretta identificazione delle persone ospitate presso le suddette attività.
Il Questore ha voluto inoltre sottolineare l’ottimo rapporto con le altre Forze di Polizia che consente di sviluppare una sinergia con una ricaduta evidente sui risultati ottenuti a vari livelli.
È però assai importante anche la collaborazione dei cittadini, affinché, in una prospettiva di sicurezza partecipata, siano vigili e non esitino a contattare i numeri di emergenza nel caso di presenza di individui o situazioni sospette.
Servizi di ordine pubblico
Nel corso del 2024, considerevole è stato altresì l’impegno profuso dalla Polizia di Stato sotto il profilo della tutela dell’ordine pubblico, per assicurare il sereno svolgimento delle tante manifestazioni pubbliche (di natura politica, sociale, sportiva, religiosa, culturale, etc.) svoltesi nel capoluogo e in provincia. I numerosi servizi di ordine e sicurezza pubblica sono stati realizzati con la collaborazione fattiva delle altre Forze di Polizia. L’attenzione rivolta ai centri maggiormente frequentati dai giovani durante i fine settimana, in tutta la provincia, ha visto il disimpiego di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, in un’ottica di versatilità operativa, a fronte della regolamentazione di una movida itinerante a cui la Questura ha risposto prontamente con servizi specifici finalizzati a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica e pertanto scongiurare la “mala movida”. Attività questa sempre curata sia nel Capoluogo, che nei centri urbani, maggiormente interessati, durante il periodo estivo.
Attività di divulgazione e prevenzione
Particolare impegno è stato inoltre posto nell’attività di divulgazione della cultura della legalità, rivolta principalmente ai più giovani, attraverso incontri e progetti con i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, come con il progetto “PretenDiamo Legalità” promosso dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, che ha consentito l’interazione con gli studenti delle diverse scuole della provincia e i loro insegnanti. Attraverso incontri formativi tenutisi presso gli istituti scolastici che hanno aderito al progetto, gli operatori della Polizia di Stato si sono rivolti ai bambini ed ai ragazzi con l’obiettivo di approfondire diverse tematiche tra cui bullismo, cyberbullismo, uso corretto di internet e dei social.
Per quanto concerne l’azione di prevenzione e di contrasto dei reati in genere, è proseguita, inoltre, la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”, per richiamare l’attenzione sull’attuale condizione della donna e al fine di diffondere, attraverso l’informazione e la prevenzione, la cultura del rispetto e della consapevolezza. Nella giornata del 25 novembre in diversi punti della città i poliziotti e le poliziotte della Divisione Anticrimine hanno infatti distribuito ai cittadini le brochures realizzate dal Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, in cui sono raccolte le attività svolte da tutti gli attori coinvolti nel contrasto al fenomeno della violenza sulle donne (Forze dell’Ordine, Centri Antiviolenza, operatori sociali), nonché le testimonianze dirette delle vittime di violenza.
Sempre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo scorso 26 novembre si è tenuto presso la locale Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato un incontro-dibattito, a cui hanno partecipato le massime Autorità civili della città, il Procuratore della Repubblica, il Direttore della Scuola, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, con il preciso intento di sensibilizzare i giovani studenti presenti su un tema così importante quale la violenza contro le donne.